Salernitana, Dia guida la fila delle possibile cessioni a gennaio

“Se hanno mal di pancia con me lo avranno ancora di più”. Walter Sabatini non ha parlato tra le le righe, nella prima conferenza stampa della sua nuova avventura da direttore generale della Salernitana. Al dirigente spetterà il compito di risollevare il campionato dei granata e anche di risolvere alcune questioni in sospeso legate al mercato, specie per quanto riguarda i possibili movimenti in uscita di una rosa che avrà bisogno di nuovi stimoli in una stagione fin qui a dir poco complicata.

Tre sull’uscio. La grana principale resta quella legata a Boulaye Dia, la cui mancata cessione è forse il principale rimpianto del patron Iervolino. La verità è che in estate nessun club si è mosso seriamente per il centravanti se non il Wolverhampton con una proposta giudicata quasi offensiva dall’ormai ex direttore sportivo Morgan De Sanctis. La situazione cambierà a gennaio? Di sicuro, la valutazione è crollata: se ad agosto la Salernitana chiedeva almeno 30 milioni, nel nuovo contratto è inserita una clausola da 22 milioni di euro fino al 15 gennaio.

Con Dia, i giocatori considerati in uscita da Salerno, ai quali ha fatto riferimento seppure indiretto lo stesso Iervolino di recente, sono Mazzocchi e Bronn. Da capire le offerte: per il laterale, per esempio, servono 4/5 milioni di euro che il Napoli finora non ha neanche lasciato intendere di poter mettere sul piatto. Ci sono poi altre situazioni da decifrare: Pirola ha grande interesse, italiano ed estero, sulle due tracce, mentre Kastanos ha trovato meno spazio con Inzaghi e potrebbe fare le valigie. Infine, i vari punti interrogativi nella rosa, da Ikwuemesi a Cabral.