Valeri: "Il VAR deve essere asettico. Quando ho sbagliato ho ragionato troppo da arbitro"

Paolo Valeri, ex arbitro e varista di Serie A, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per parlare "Dopo 16 anni di CAN e 225 partite ho pensato che fosse arrivato il momento di lasciare. Continuerò in un ruolo importante, nel quale ho maturato diversa esperienza negli anni, quindi sono pronto per la nuova avventura".

Come lavorerete?
"Siamo una squadra all'interno della squadra perché quest'anno siamo 19. Un gruppo forte, un gruppo importante, numeroso, che però lavora a stretto braccio con gli arbitri. Faremo dei raduni insieme, ne abbiamo già in programma 12 da qui a fine campionato e molti di essi saranno svolti all'interno del gruppo degli arbitri".

Che compito avrete?
"Il nostro compito è di responsabilità e molto importante, però abbiamo a disposizione strumenti, risorse e tecnici, quindi siamo sicuri che faremo un ottimo lavoro".

Come deve lavorare il VAR?
"Un VAR deve essere asettico. Personalmente, quando ho commesso degli errori, è perché ho ragionato troppo da arbitro, con troppo istinto, senza magari analizzare bene un'immagine. Sappiamo benissimo ormai che ciò che vediamo in campo è, a volte, completamente differente da quello che poi le immagini riportano. Un VAR deve essere bravo a ragionare per immagini, ovviamente con una grossa conoscenza tecnica, sia calcistica che regolamentare".