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Cosenza, D'Orazio: "In estate costruite le fondamenta di questo gruppo. I risultati si vedono"

Cosenza, D'Orazio: "In estate costruite le fondamenta di questo gruppo. I risultati si vedono"TUTTO mercato WEB
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Tommaso Maschio
Oggi alle 18:19Serie C
Tommaso Maschio

“Fin dal ritiro, da luglio, il nostro percorso è stato molto positivo. Ci siamo sempre detti di ragionare settimana per settimana e la nostra forza è il gruppo. Abbiamo costruito le fondamenta su questo, prima lavorando tanto sull’aspetto psicologico, poi sulla qualità, con allenamenti importanti e uno staff sempre a disposizione. Ad oggi il nostro cammino è positivo e dobbiamo continuare con la stessa mentalità”. Il laterale destro e leader del Cosenza Tommaso D’Orazio (201 presenze con i Lupi) ha parlato così a Tuttoc.com del momento che sta attraversando la squadra calabrese attualmente quarta e in piena corsa per la promozione in Serie B: “Alcuni compagni erano con me anche l’anno scorso, altri sono arrivati e tutti si sono messi subito a disposizione. A livello tecnico posso citare Mazzocchi, Florenzi, Garritano, Ricciardi, giocatori importanti per la categoria, ma soprattutto uomini con cui sto condividendo un bel percorso. Anche chi è arrivato, insieme allo staff, ha contribuito a creare un’alchimia vera. Si sta costruendo qualcosa di bello".

Da fuori si percepisce una grande voglia di sacrificio. Quanto sentite vostro questo spirito e quanto deriva dal lavoro di Buscè?
"Ne sono orgoglioso. Alla base di un gruppo forte c’è proprio questa predisposizione al sacrificio: sopperire alle mancanze, dare una mano nelle situazioni estreme. La nostra forza è aiutare il compagno in difficoltà. Questo deve rimanere lo spirito fino alla fine".

L’anno scorso è stato diverso e si è concluso con la retrocessione. Quanto è cambiata la mentalità della squadra?
"L’anno scorso, dopo una partenza positiva, la stagione è andata peggiorando. Quando mancano tante componenti – umane, tecniche, tattiche – diventa difficile. Mi ci metto dentro anch’io: potevamo fare di più. Quest’anno chi è rimasto ha fatto tesoro dell’esperienza, ripartendo da zero. Le scorie c’erano, ma grazie al mister, allo staff e ai ragazzi ci siamo compattati. Abbiamo iniziato a lavorare per fare bene prima di tutto per noi stessi, ragionando gara dopo gara. La differenza rispetto all’anno scorso è l’unione che si è creata".

Qual è stato il momento più difficile finora?
"L’inizio dell’estate. C’era molta incertezza e confusione, com’è normale dopo una retrocessione. Anche noi giocatori avevamo dubbi e la paura che potesse essere peggio dell’anno precedente. Poi però le cose si sono sistemate e i risultati parlano".

E il momento più alto?
"Penso che il nostro termometro si sia alzato già dopo il primo mese di campionato. L’entusiasmo è cresciuto man mano. Quel primo mese ha segnato un livello importante, che poi continua a salire: dobbiamo alimentare questa fiamma".

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