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Omicidio Boiocchi, i Ferdico e Simoncini offrono risarcimento da 150 mila euro alla famiglia

Omicidio Boiocchi, i Ferdico e Simoncini offrono risarcimento da 150 mila euro alla famigliaTUTTO mercato WEB
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Ivan Cardia
Oggi alle 18:42Altre Notizie
Ivan Cardia

Tre imputati per l’omicidio di Vittorio Boiocchi, storico capo della Curva Nord dell’Inter ucciso il 29 ottobre 2022 sotto casa sua a Milano, hanno offerto un risarcimento da 150mila euro alla moglie e alle tre figlie della vittima. L’offerta è stata formalizzata nella prima udienza davanti alla Corte d’Assise dall’avvocato Mirko Perlino, legale di Marco e Gianfranco Ferdico e di Pietro Andrea Simoncini. In aula è stato mostrato un assegno da 50mila euro intestato alla vedova, con l’impegno a versare gli altri 100mila entro il 30 gennaio 2026. Lo stesso legale ha precisato che “nessuna somma può colmare quel vuoto”.

La famiglia Boiocchi, rappresentata dall’avvocato Marco Ventura e intenzionata a rimanere parte civile per scoprire la verità dei fatti, ha definito la proposta “incongrua” tramite il suo legale, pur annunciando che sarà valutata. Secondo l’inchiesta della Procura di Milano, coordinata dai pm Paolo Storari e Stefano Ammendola con l’aggiunto Alessandra Dolci, il movente sarebbe legato a dissidi economici interni alla curva e all’associazione We Are Milano. Anche su questo punto, tuttavia, emergono differenze tra le versioni degli imputati, elemento che i difensori ritengono centrale per la ricostruzione dei fatti.

Al centro del processo c’è soprattutto Andrea Beretta, ex leader della Curva Nord poi diventato collaboratore di giustizia, già arrestato anche per l’omicidio di Antonio Bellocco e indicato come mandante. Le sue confessioni hanno permesso alla Procura di chiudere un cold case durato quasi due anni. L’organizzazione logistica, secondo gli atti, sarebbe stata curata dai Ferdico, mentre Simoncini avrebbe guidato lo scooter su cui viaggiava insieme a Daniel D’Alessandro, considerato colui che avrebbe sparato ma che nega le accuse. L’istruttoria inizierà il 9 aprile, mentre la requisitoria è prevista tra il 25 e il 27 maggio. La Corte ha autorizzato le riprese tv, con il divieto di riprendere imputati e pubblici ministeri.

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