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TMW RADIO - Mirabelli: "Spero Kessié resti e diventi capitano del Milan"

TMW RADIO - Mirabelli: "Spero Kessié resti e diventi capitano del Milan"TUTTO mercato WEB
giovedì 21 ottobre 2021, 06:59Altre Notizie
di Aleandro Laudadio
Archivio Stadio Aperto 2020-2021
TMW Radio
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Massimiliano Mirabelli intervistato da Niccolò Ceccarini
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Massimiliano Mirabelli è stato ospite a Stadio Aperto, trasmissione pomeridiana di TMW Radio, in cui ha parlato di vari temi, a cominciare dal Milan: "Non ha raccolto quanto meritava. Ci sono stati arbitraggi sfortunati. Oggi il Milan ha zero punti in Champions, ma contro Liverpool e Atletico meritava di più. Ieri non è stata una gara all'altezza degli standard del Milan, ma mancavano tantissimi giocatori e c'era la fatica della gara contro il Verona. Farei comunque un plauso al Milan, finché la matematica non decreterà l'eliminazione dalla Champions può fare punti e ha dimostrato di potersela giocare con le grandi".

Pioli è un grande allenatore?
"Si vede la sua mano. Da quando ha preso il Milan, ha dato una grande identità alla squadra, ha fatto risultati importanti e credo potrà togliersi soddisfazioni anche in campionato. Inter e Napoli dovranno fare i conti col Diavolo".

Ci sono margini per Kessié?
"Spero Kessié rimanga tanti anni al Milan e possa diventarne capitano. Franck è stato subito amato dai tifosi rossoneri, mi auguro possa continuare e ci sia ancora qualcosa di mio in questo Milan".

Come ha visto l'Inter in Champions?
"Lo Sheriff faceva paura per i risultati ottenuti, l'Inter lo ha affrontato in maniera importante per non cadere nell'errore fatto dalle squadre che lo hanno affrontato in precedenza. Non è mai facile in Europa, spero che le italiane vadano più avanti possibile. L'Inter può essere un competitor importante nel campionato italiano, mentre la vedo dura a livello europeo. Dobbiamo accontentarci di quello che possiamo fare".

Dzeko non sta facendo rimpiangere Lukaku
"Sono due giocatori d'età differente, e dal modo di giocare differente. L'Inter è stata brava a trovare l'occasione di prendere un giocatore come Dzeko che è uno degli attaccanti più importanti in Italia".

A gennaio sarebbe più prioritario trovare un'alternativa a Sanchez o fare un nuovo tentativo per Nandez del Cagliari?
"La rosa dell'Inter è abbastanza completa. Non vedo necessità di prendere né uno né l'altro. Non è facile giocare nell'Inter in questo momento perché ha un undici di base importante. Inzaghi si sta misurando molto bene con una nuova realtà che ha obiettivi diversi rispetto alla Lazio".

Si dice che Allegri faccia un calcio vecchio: sta facendo di necessità virtù?
"È una fase di assestamento. Allegri è un allenatore intelligente, preparato. Sapeva di dover affrontare il Chelsea da provinciale e ha vinto la partita. Allegri è tra i migliori, ha un'impressionante intelligenza tattica, riesce a semplificare il più possibile senza inventarsi nulla. Non penso abbia da dimostrare niente a nessuno".

Con un nuovo Pirlo si parlerebbe di tutt'altro: manca quel tipo di giocatore al centrocampo della Juventus?
"Intelligentemente fa di necessità virtù e in base alle caratteristiche dei giocatori a sua disposizione cerca di portare a casa i risultati, ma pian piano risalirà in campionato".

Dovesse battere lo Zenit sarebbe a un passo dalla qualificazione agli ottavi di Champions
"È difficile che la Juve sbagli ai primi turni. Sanno come affrontare queste gare".

Come si comporterà l'Atalanta contro il Manchester United?
"Dobbiamo sperare che l'Atalanta venga sottovalutata dagli inglesi. L'Atalanta ci ha abituato ad inizi di campionato altalenanti. Oggi è una grande squadra, all'Atalanta non puoi mai concedere nulla. Andrà a Manchester a giocarsela alla grande, il risultato potrebbe essere importante".

E sono bravi sul mercato
"Sono bravissimi e lo hanno dimostrato in questi anni. Hanno una politica precisa, hanno valorizzato tanti giovani ottenendo ottimi risultati, centrando la Champions. Ogni anno i proprietari hanno come obiettivo minimo la salvezza, stando sempre con i piedi per terra".

Non è facile la gestione di Vlahovic alla Fiorentina
"Di questa nuova Fiorentina, con un nuovo proprietario che ha investito tanto e che vorrebbe portarla a fare qualcosa di diverso dalla salvezza, mi diverte il calcio di Italiano. La vedo quasi sulla scia del percorso dell'Atalanta. Un po' destabilizza il caso Vlahovic, perché la Fiorentina vorrebbe tenere i suoi migliori e prenderne altri per guardare a uno step diverso dalla salvezza, ma quando questi partono, come Chiesa, Bernardeschi, può arrivare un po' di scoramento: ci sono però i tempi e i modi per sanare questa situazione. La Fiorentina è viva, avviata su un percorso diverso".

L'obiettivo è concludere la stagione col giocatore e poi separarsi? È difficile pensare a una cessione a gennaio?
"Il mio primo obiettivo sarebbe arrivare comunque a un rinnovo, perché in caso di cessione sarebbe meglio se non fosse a scadenza. Oggi la Fiorentina merita di avere un giocatore forte come Vlahovic, e comunque merita di prendere soldi importanti in caso di cessione, per andare ad investirli in un altro giocatore. Non si può pensare che Vlahovic possa andare via alle sue condizioni, deve andare via alle condizioni della società".

Che ne pensa di Lucca?
"Lo conosco dai tempi di Palermo e mi aveva impressionato. Non so come abbia fatto il Torino a perdere un giocatore così. Ha senso del gol, fisicità e agilità importanti, caratteristiche che lo destineranno a giocare in squadre importantissime. Chi lo prende fa un affare. Sarà protagonista nel futuro della Nazionale come lo è stato Toni".

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