Amorim-Man United, un anno fatto di record negativi. Ma il tecnico: "Voglio restare a lungo"
Ruben Amorim, tecnico del Manchester United, è intervenuto oggi in conferenza stampa a due giorni dalla sfida di Premier League contro il Nottingham Forest. Il portoghese è da tempo nell'occhio del ciclone, anche se gli ultimi risultati incoraggianti, con tre vittorie di fila, stanno migliorando di molto la sua posizione. E proprio sabato cade il primo anniversario dal suo arrivo allo United:
"È stato un viaggio, un grande viaggio. È stato davvero duro, con momenti belli e brutti. Ho imparato molto. Ho scoperto che anche nei momenti difficili riesco a restare fedele alle cose in cui credo. Oggi la risposta è migliore di tre settimane fa. È uno dei più grandi onori della mia vita, voglio restare qui per molti anni".
Nel momento più complicato dello United, il proprietario Jim Ratcliffe lo ha tranquillizzato dandogli tre anni per ricostruire la squadra. Ma come giudicare il primo anno di Amorim allo United? Guardiamo i numeri:
Solo recentemente il numero di vittorie ha scalzato quello delle sconfitte: 22-21. Nove i pareggi nelle 52 partite giocate. Arrivato al posto di Erik ten Hag, Amorim non è riuscito a qualificare il Manchester United a una competizione europea, stabilendo suo malgrado una serie di record negativi, tra cui il minor numero di punti dall'avvento della Premier League (42) e il peggior piazzamento sempre dall'istituzione nel 1992 del campionato (15°). Tra gli altri record negativi quello dei gol segnati (44), del minor numero di vittorie (11) e del maggior numero di sconfitte (18). Numeri certamente imputabili solo parzialmente ad Amorim, che era arrivato a stagione in corso raccogliendo una squadra con giocatori non scelti da lui. Uno scenario che sarebbe potuto cambiare se a maggio i Red Devils avessero vinto l'Europa League. Così non è stato, con l'aggravante di aver perso la finale contro un'altra inglese, il Tottenham, che per giunta non vinceva un trofeo da 18 anni.











