Argentina, il presidente Tapia coinvolto in un'inchiesta di riciclaggio. La FIFA osserva gli sviluppi
Un’inchiesta per presunto riciclaggio di denaro sta scuotendo il calcio argentino e potrebbe addirittura mettere a rischio la partecipazione dei campioni del mondo in carica al Mondiale 2026, anche se l'ipotesi è piuttosto remota. Martedì scorso, il quartier generale della Federazione argentina (AFA) e numerosi club sono stati perquisiti nell’ambito di un’indagine su sospette operazioni finanziarie, che coinvolgerebbe anche figure di primo piano come il presidente Claudio 'Chiqui' Tapia, il suo collaboratore Pablo Toviggino e il tesoriere aggiunto Luciano Nakis.
Secondo il quotidiano La Nacion, i tre uomini sarebbero accusati di aver accumulato una fortuna considerevole, tra cui immobili di lusso, auto d’epoca e persino un elicottero, tutti però intestati a prestanome. Le perquisizioni, che sono proseguite anche nei giorni seguenti, riguardano anche la società finanziaria Sur Finanzas, sponsor di diversi club e della nazionale, sospettata di evasione fiscale per un ammontare vicino ai 500 milioni di euro.
La situazione ha già attirato l’attenzione della FIFA, che potrebbe decidere di escludere l’Albiceleste dal torneo se venisse confermata un’ingerenza politica o un coinvolgimento diretto della dirigenza nelle irregolarità. "La decisione spetta alla giustizia", sottolinea La Nacion, ricordando che l’esito dell’indagine determinerà se Tapia e i suoi collaboratori manterranno le loro cariche.











