Figuraccia Mendilibar, 1-6 col Barcellona. Lui scoppia contro l'arbitro: "Lo avete visto tutti?"

José Luis Mendilibar non ne ha voluto sapere. Al termine della debacle per 1-6 al Montjuic del suo Olympiakos per mano del Barcellona, il tecnico della formazione greca si è lamentato palesemente per la seconda ammonizione inferta a Hezze ed equivalsa l'espulsione, oltre al rigore ritenuto "generoso" assegnato contro e realizzato da Lamine Yamal.
"Che sensazioni? Brutte, pessime. Nel primo tempo abbiamo avuto delle occasioni, abbiamo gareggiato bene. Nel secondo tempo, con il rigore, ci siamo rimessi in partita, ma è durato poco. La seconda ammonizione è incomprensibile. E, per completare il tutto, il rigore. In questi stadi non regalano nulla, ma oggi ci hanno tolto qualcosa", ha puntato il dito contro l'arbitro Mendilibar. Entrando in profondità delle decisioni arbitrali e del mancato intervento del VAR per il rosso dato a Hezze: "Ci sono cose che non capisco, perché alla fine si trasforma in un'espulsione...".
Tornando al rigore assegnato al Barcellona e trasformato da Yamal: "Ho visto la stessa immagine dell’arbitro. All’ultimo momento, il mio portiere ha ritratto le braccia e sono sicuro che non ha toccato l’avversario. Un’altra cosa è che l’avversario abbia toccato il mio portiere. Il VAR sarà stato d’accordo. Ma con quel rigore e in inferiorità numerica…". Su quanto abbia influito l'arbitro sul match: "Lo avete visto tutti, no? Appena ci siamo rimessi in partita, ci hanno buttati fuori, senza fare nulla di male. C’è stato qualcun altro che ha commesso gli errori. Da poter tornare in partita, a essere tagliati fuori. Da poter stare sul 2-1 e mettere in difficoltà il Barcellona, all’uscita dalla partita per due decisioni sbagliate. Chiunque tra qualche giorno vedrà il risultato, 6-1, dirà: ‘Che batosta hanno preso’".
Se abbia avuto un confronto con l'arbitro alla fine della partita: "No, non volevo. Ho parlato con il quarto uomo, che è stato abbastanza educato, ma non volevo parlare con l’altro. Con le decisioni che ha preso, solo per aver parlato con lui avrebbe sicuramente preso un’altra decisione sbagliata anche con me". Insomma, non ci pensa su due volte Mendilibar ad accusare la direzione arbitrale in più battute: "Alla vigilia della partita mi avete ricordato che non ho mai vinto né pareggiato col Barça qui. Nella stagione 2017-18, con l’Eibar, stavamo vincendo 0-2, poi finì 4-2… guardate che rigori fischiò un arbitro che ancora oggi è in Primera", ricorda.
"È impossibile vincere qui così. La seconda ammonizione, dove sembra quasi che si fermi, che non lo sfiora nemmeno, e che quella sia da seconda ammonizione… E il rigore, dove il mio portiere ritrae le braccia per non toccarlo… E lui lo ha visto, al contrario di me", ha puntualizzato l'allenatore spagnolo di 64 anni. Chiosando: "Io non conto nulla, assolutamente nulla, contano quelli che stanno lì sopra a mangiare e bere e basta… È incredibile che un’azione del genere, determinante per una partita di calcio, non si possa rivedere al VAR… Ma va bene, io non faccio le regole e non mi lasceranno mai farle".
