Il City tentò di prendere Messi nel 2008. Alla fine arrivò Robinho: il racconto di Bowen
Lionel Messi e il Manchester City: un sogno proibito che, per un attimo, rischiò incredibilmente di diventare realtà. Nell’estate del 2008 il Manchester City arrivò davvero a presentare un’offerta per il fuoriclasse argentino; a raccontarlo è stato Mark Bowen, all’epoca vice di Mark Hughes, che ha ricostruito quei giorni frenetici in cui il club inglese, ancora lontano dall’era Mansour, provava a farsi spazio nel grande calcio europeo.
Intervenendo al podcast Business of Sport, Bowen ha spiegato come tutto nacque da una strategia confusa e improvvisata: "Era quasi il termine del mercato e Gary Cook disse a Mark Hughes che i proprietari volevano fare qualcosa di grosso. A un certo punto stavamo facendo offerte da 30 milioni un po’ a caso: 30 milioni per Berbatov, 30 per Robinho, 30 per Ribéry… Le sparavamo in giro per l’Europa per vedere chi avrebbe accettato".
In mezzo a quella raffica di tentativi, accadde l’impensabile. "Mentre succedeva tutto questo, durante un evento a Londra il presidente del Barcellona annunciò che il Manchester City aveva fatto un’offerta da 30 milioni per Messi". Una notizia che lasciò tutti di sasso, e la risposta del club catalano fu immediata e tutt’altro che diplomatica. Un rifiuto netto, inevitabile, visto che Messi era già tra i migliori giocatori del mondo ed era arrivato secondo al Pallone d'Oro, dietro Ronaldo.
Alla fine, da quel mercato arrivò Robinho e prese forma la prima, vera campagna acquisti ambiziosa del City, con Vincent Kompany tra i volti simbolo. Ma quella proposta “"folle" per Messi resta una curiosa sliding door: un’offerta nata quasi per errore che, se accettata, avrebbe potuto riscrivere la storia del calcio.











