Koeman ricorda bene: "A volte mi sono sentito solo al Barça. Messi? Grandissima perdita"

Ronald Koeman, ad oggi commissario tecnico della nazionale olandese, per 67 partite tra 2020 e 2021 ha allenato anche il Barcellona, un periodo che ha ricordato nell'intervista rilasciata a Marca: "Come valuto l'esperienza sulla panchina blaugrana? In modo positivo. È stato un momento molto complicato per diversi fattori che si sono sovrapposti. A volte mi sono sentito molto solo, perché durante il processo elettorale non c’era un presidente. È stato molto difficile, ma credo di aver fatto un buon lavoro", ha esordito.
E ha aggiunto: "Ho cambiato alcune cose e dato opportunità a giovani che oggi sono molto importanti per il Barcellona, come Pedri, Gavi o Balde. E anche Mingueza, che ora è internazionale con la Spagna, o Nico che gioca nel Manchester City. Sono molto soddisfatto di aver potuto dare un’opportunità a questi giovani giocatori".
Ma c'è un momento che non potrà scordare, ossia la Coppa del Re vinta contro l’Athletic Bilbao (4-0), l'ultimo trofeo levato in cielo da Leo Messi: "Un momento duro? Tutti sappiamo quanto ci ha rattristato la sua partenza dal Barça e per me, come allenatore, è stata una grandissima perdita per la squadra". Adesso però a Barcellona c'è una nuova stella e si chiama Lamine Yamal, per il quale Koeman predica calma: "Lamine è un grande giocatore, nonostante i suoi 17 anni. È molto giovane e deve ancora imparare, alla sua età è già fortissimo. Bisogna chiedergli di giocare al suo livello, di continuare a imparare, a migliorare... ma non bisogna mettergli troppa pressione".
