"Rancore con il Barcellona? Per niente". Iñaki Peña poi accenna della clausola della paura
"Se serbo rancore per il mio trasferimento dal Barcellona? Per niente. È un club al quale appartengo. Ora sono in prestito all’Elche. Sono impegnato con questo club per essere competitivi e dimostrare di cosa siamo capaci". Iñaki Peña, rimasto primo portiere del Barcellona fino all'arrivo di Szczesny la scorsa stagione, in estate ha cercato fortuna altrove con i piani del club blaugrana rivolti esclusivamente verso Joan Garcia. Così ha accettato il prestito annuale all'Elche, rinnovando tuttavia precedentemente il contratto con i catalani fino al 2029, per evitare di andare in scadenza.
Nell'intervista rilasciata a MARCA, l'estremo difensore spagnolo racconta di non avere alcun sassolino nella scarpa da togliere contro il Barcellona per essere stato "scaricato". Tutt'altro: "Sono grato al club. Soprattutto per avermi permesso di giocare questa partita. Quando vai in prestito, esiste la possibilità che ti impongano la 'clausola della paura'. Ma il club mi ha detto fin dal primo momento che dovevo competere. Ho giocato molte partite a Montjuic e sarà speciale farlo con un altro stemma. Ma sono concentrato al 100% per dare il massimo".
Cos'è questa "clausola della paura"? Tendenzialmente è un accordo inserito in un contratto di prestito che vieta a un giocatore ceduto ad un'altra squadra di partecipare a una partita contro il club che ne detiene il cartellino invece. Il motivo? Evitare che il calciatore possa danneggiare sportivamente la sua squadra di provenienza.











