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Fra bonifici arrivati e botta-risposta con le istituzioni. Di Matteo verso l'acquisto del Rimini

Fra bonifici arrivati e botta-risposta con le istituzioni. Di Matteo verso l'acquisto del RiminiTUTTO mercato WEB
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com
Tommaso Maschio
Oggi alle 00:34I fatti del giorno
Tommaso Maschio

In casa Rimini siamo arrivati ormai alla conclusione della vicenda relativa al passaggio di proprietà dalla Building Company di Giusy Anna Scarcella a Nicola Di Matteo. Nella giornata appena trascorsa infatti è arrivato anche il secondo bonifico, per un totale di oltre 200mila euro, necessario a saldare le pendenze con l’ex presidente Alfredo Rota, permettere il dissequestro delle azioni e mettere nero su bianco quando accordato nel preliminare firmato nelle scorse settimane.

Una cessione che resta comunque sotto la lente d’ingrandimento della piazza con i tifosi della Curva Est che continuano a chiedere chiarezza e la fine di un’agonia iniziata già in estate e di cui non si intravede la fine: “L’avvicendamento Vitaglione-Di Matteo, due personaggi che tutto il mondo del calcio conosce, guardacaso con il Rimini che dovrebbe passare di mano proprio quando il primo ha altro a cui pensare, è una combo così terribile che non si era mai vista, e non la si augura nemmeno ai peggiori nemici. - si legge nel comunicato - Si prenda atto che con questi soggetti il Rimini è una società fallita, si portino i libri in tribunale garantendo la continuità operativa per continuare a giocare e si faccia andare all’asta quanto prima il Rimini. (…) Questo è l’unico modo per mettere fine al calvario di cui è vittima la nostra città e provare a salvare il salvabile".

Anche la politica è sempre attenta a quanto accade e in particolare alla figura di Di Matteo. L’ex sindaco, e ora deputato, Andrea Gnassi ha infatti chiesto al Governo e alla Prefettura di attivare “tutte le procedure atte a prevenire eventuali infiltrazioni della criminalità nell’economia legale”, ricordando come in passato il futuro proprietario si sia lasciato andare ad affermazioni da stigmatizzare sulla camorra (“è una scelta di vita, loro hanno sempre rispetto nei miei confronti e io per loro”). Una presa di posizione a cui lo stesso Di Matteo ha risposto in maniera dura e netta ribadendo di aver sempre operato nella legalità e accusando di razzismo chi muove certe accuse: “ Se per qualcuno invece, che rappresenta la maggioranza della popolazione e le Istituzioni, le mie origini campane, la mia passione smisurata per il Calcio e l’amore che ho già manifestato con i fatti per la squadra e la Città di Rimini, possono diventare un problema, mi ritengo pronto a “passare la mano” ritirandomi immediatamente”.

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