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I ragazzi terribili di Como strapazzano il Torino e fanno volare Fabregas in zona Europa

I ragazzi terribili di Como strapazzano il Torino e fanno volare Fabregas in zona EuropaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca 2025
Niccolò Righi
Oggi alle 00:49I fatti del giorno
Niccolò Righi

'Prego sedetevi comodi, sta cominciando lo show' cantava qualcuno che Cesc Fabregas deve aver preso alla lettera perché il suo Como vince, si diverte e sogna grazie a tutti ragazzi che in ogni squadra di Italia verrebbero considerati inadeguati a causa della loro carta d'identità. Non sul club del lago, che nel match della dodicesima giornata disputato a Torino si è imposto con un netto 1-5 trascinato dalla doppietta di Addai, dai primi gol in A di Ramon e Baturina, intervallati dal ritorno alla rete di Nico Paz. Due 2005 - l'esterno olandese e il difensore spagnolo -, un 2004 - il fantasista argentino - e il "vecchio" 2003 - il talentino croato - (QUI l'approfondimento). Con questa vittoria i lariani si regalano una settimana davanti alla Juventus, al sesto posto in classifica. Morale opposto in casa Torino, che cade malamente dopo sei risultati utili consecutivi.

Leggi le pagelle di Torino-Como

Sorride, e non potrebbe essere altrimenti, Cesc Fabregas al termine del match: "Sono contento, dicevo sempre di rimanere tranquilli. Non avessimo creato occasioni sarebbe stato un problema, era la palla che non voleva entrare. Oggi anche potevamo fare più gol, ma sono contento: tutti vedono solo ciò che succede in campo, non il lavoro quotidiano. Oggi tutto ciò su cui stiamo lavorando è venuto fuori ed è successo. Ed è la gioia più grande che può avere un allenatore, sono felice di questo gruppo: dobbiamo continuare con questa mentalità. Capiterà di perdere o di vincere, segnare di più o di meno, l'importante è andare a mille. Ramon ha 20 anni così come Baturina, sono felice per loro. E' solo l'inizio, teniamo i piedi per terra. I giovani? E' una bella soddisfazione. Non è facile far giocare tanti ragazzi insieme, ma io credo in loro e loro lo sanno. Sono esigente e lo faccio per il loro bene, possono fare una grande carriera. A volte ti faranno perdere partite, ma sarà il momento in cui crederò ancora di più in loro. Spero di fare ancora meglio con questa squadra, è un gruppo che ha fame".

Sconsolato, invece, Marco Baroni, deluso soprattutto da chi finora aveva giocato meno e lanciato titolare viste le tante assenze dei granata: "Dobbiamo chiedere scusa ai tifosi: si può perdere ma non cedere così. Nel secondo tempo la squadra è uscita dal campo e questa è una cosa che non doveva avvenire. Io ho fatto dei cambi per tenere tutti sul pezzo ma è chiaro che i segnali che ho avuto non sono incoraggianti. Abbiamo fatto un primo tempo all'altezza, ma il 2-1 ci ha disuniti e quando perdiamo di equilibrio usciamo dalla partita. Mi assumo le responsabilità di questa sconfitta. Abbiamo buttato al vento un periodo in cui avevamo lavorato bene. Non puoi subire senza fare pressione. la squadra è stata leggera e svagata: non esiste che su sei falli due si siano fatti nel secondo tempo. Zapata? Duvan non è stato aiutato, lui va rifornito di più e meglio. E' chiaro che la gara era complicata perché il Como ha una forte identità. Zapata sta facendo il suo percorso. Oggi avevo assenze pesanti, Adams, Coco, Simeone, ma non voglio delegare su chi mancava perché oggi doveva essere un'opportunità per chi c'era".

Dopo la partita ha parlato anche il presidente Urbano Cairo: "Partita troppo brutta per essere vera. Primo tempo abbiamo tenuto bene, abbiamo tenuto i contropiedi. Nel secondo tempo incredibile, hai fatto 6 partite di alto livello contro Napoli, Juve, Roma, Bologna, Pisa Genoa, e poi fai una partita così. Mancavano alcuni giocatori importanti come Simeone, Adams, Coco, Ismajli, rispetto al derby ne mancavano 4. Sono dispiaciutissimo. Mercato? Noi dobbiamo pensare a tutto, abbiamo davanti ancora tante partite, poi faremo tutte le considerazioni. Se opportuno interverremo sul mercato".

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