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Diego Pablo Simeone, dal Pisa di Anconetani al nerazzurro. Presente anche il 5 maggio

Diego Pablo Simeone, dal Pisa di Anconetani al nerazzurro. Presente anche il 5 maggioTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
venerdì 28 aprile 2023, 05:00Nato Oggi...
di Andrea Losapio

Diego Pablo Simeone ha almeno due vite, probabilmente di più. Perché da calciatore è stato un simbolo, un'icona, il centrocampista che spezzava il gioco, ripartiva e si trovava anche nell'area avversaria, pronto a segnare. Molto simile a Di Biagio, difficile fare un paragone in tempi moderni nella nostra Serie A, probabilmente uno dei pochi è Rabiot: forza fisica, inserimenti e un certo regale portamento nella falcata. Portato in Italia dal Pisa di Romeo Anconetani, indimenticato e istrionico presidente, riuscì a vincere con l'Atletico Madrid la Liga nel 1995-96, con Radomir Antic in panchina e il vulcanico Jesus Gil come proprietario. Poi l'Inter, vivendo la cavalcata UEFA con Ronaldo, e la Lazio - ceduto come contropartita per Christian Vieri - fino al 2003, presente anche nella domenica del 5 maggio 2002, ferale per l'Inter.

Da allenatore ha fatto anche di più, compatibilmente con quanto potesse essere grande da centrocampista. Ha vinto un Apertura con l'Estudiantes e un Clausura con il River Plate, ha portato il Catania a un'incredibile salvezza con record di punti e la squadra che giocava come un piccolo Barcellona grazie al Papu e al Pitu (Gomez e Barrientos), salvo poi ritornare in Argentina al Racing de Avellaneda per incomprensioni con la dirigenza e passare, infine, all'Atletico Madrid nel dicembre del 2011.

Quasi un'investitura. Perché lascia i biancazzurri il 20 dicembre e tre giorni dopo è già il nuovo allenatore dei Colchoneros. Da lì in poi è un crescendo di situazioni e meraviglia: vince l'Europa League al primo colpo, poi la Supercoppa Europea contro il Chelsea, arriva in Champions League - due volte in finale, perdendo, con il Real - oltre a due Liga negli anni di dominio tra blaugrana e blancos. Insomma, uno straordinario tecnico che, probabilmente, è arrivato alla fine della sua esperienza con l'Atletico.

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