Inizia il Mondiale: dieci giovanissimi di cui vi innamorerete in Qatar

Youssoufa Moukoko - 2004, Germania - Il più giovane di tutto il mondiale, in una nazionale che il ricambio generazionale lo ha già avviato da tempo e si presenta con un roster verdissimo in Qatar. Sei gol e quattro assist nelle quattordici gare di Bundesliga giocate in questa stagione: il futuro è già qui. Cioè, lì.

Yunus Musah - 2002, Stati Uniti - In odore di Italia, nello specifico di Inter. Il ds nerazzurro Ausilio l'ha visionato di persona diverse settimane fa e ora sembra pronto a portarlo in Serie , dopo essere stato corteggiato in passato anche da Roma e Juventus. Corsa e quantità, in mediana può ricoprire praticamente tutti i ruoli.

Josko Gvardiol - 2002, Croazia - Se ne parla da così tanto tempo che sembra ormai un veterano. Invece il centrale del Lipsia spegnerà appena 21 candeline a gennaio. Un muro di 185 centimetri: mancino di piede, perfetto per una retroguardia a tre ma capace di giocare sia a quattro che da terzino sinistro. Un gol in Champions quest'anno. Non sarebbe propriamente una sorpresa, ma forse il Mondiale può essere la sua occasione.

Nicola Zalewski - 2002, Polonia - Questo ragazzo lo conosciamo ormai piuttosto bene. Un misto tra rammarico, perché poteva essere azzurro, e orgoglio, perché in qualche modo porta l'azzurro in Qatar. Da Tivoli con furore, il Qatar può essere una vetrina clamorosa. Specie se dovesse scappargli qualche assist per Lewandowski…

Zeno Debast - 2003, Belgio - Sfiora i 190 centimetri, all'Anderlecht sono convinti di avere tra le mani una gemma per il futuro. Difensore centrale, paragonato in patria a Kompany che ne è stato anche il primo allenatore tra i professionisti. Sgomiterà per trovare posto, ma potrebbe sorprendere tanti.

Xavi Simons - 2003, Olanda - È la grande scommessa di Van Gaal, che ha scatenato diverse discussioni nei Paesi Bassi. Fantasista di cui si parla parecchio da tanto tempo, cresciuto tra Barcellona e Paris Saint-Germain, a Eindhoven col PSV sembra aver trovato la sua dimensione. 10 gol in 22 presenze stagionali, in Eredivisie finora soltanto Gakpo ha fatto meglio di lui.

Fabian Rieder - 2002, Svizzera - Il centrocampista dello Young Boys è il volto nuovo della nazionale elvetica. Mancino, di base è una mezzala box to box, paragonato oltralpe a Freuler. Già tre gol in questa edizione del massimo campionato svizzero, in passato è stato seguito con un certo interesse dal Torino.

Kang-in Lee - 2001, Corea del Sud - Il meno giovane tra quelli che abbiamo selezionato, ma una menzione per la Corea era obbligatorio. Dopo Parasite, Squid Game e i BTS, la nazionale rischia di candidarsi a nuova sorpresa per il mondo occidentale. Esterno offensivo o trequartista portato in Spagna dal Valencia giovanissimo, a Maiorca sta trovando grande continuità.

Takefusa Kubo - 2001, Giappone - Restiamo sulla stessa annata e sull'estremo Oriente. A 21 anni ha già fatto il giro del mondo, tra le giovanili del Barcellona e quelle del Real Madrid. Transitato anche lui per il Maiorca, con la Real Sociedad ha trovato 2 reti e 4 assist in questa stagione. Esterno d'attacco, è l'ennesimo giocatore che ci fa pensare che, oltre Tsubasa e Misaki, il Sol Levante sia davvero pronto a colpire.

Kamaldeen Sulemana - 2002, Ghana - In Europa ci è arrivato dal Nordsjaelland, nuova frontiera del calcio. Al Rennes divide l'attacco con Doku, altro giovanissimo del Belgio. Può occupare tutti i ruoli dell'attacco, è il numero 10 del Ghana che - specie dopo il ko di Mané in casa Senegal - si presenta come la nazionale africana più competitiva del Mondiale.