Conte e Pioli, quel rapporto complicato con l'Europa che conta. Un quarto di finale in due

Antonio Conte contro Stefano Pioli, un rapporto complicato con l'Europa.

Un quarto di finale è il massimo risultato continentale raggiunto in Champions League, è capitato una sola volta dieci anni fa con Conte allora tecnico della Juventus. I bianconeri erano tornati nel massimo torneo continentale e superarono agli ottavi di finale il Celtic, prima di uscire ai quarti contro un Bayern oggettivamente superiore. Da allora solo delusioni: fuori alla fase a gironi l'anno successivo, col clamoroso ko decisivo a Istanbul. E poi gli ottavi col Chelsea nel 2018, fermato dal Barcellona. E le due eliminazioni consecutive alla fase a gironi con l'Inter.

Stefano Pioli l'ha Champions la sta vivendo per il terzo anno. In verità il battesimo, sulla panchina della Lazio, finì già prima della fase a gironi con l'eliminazione ai playoff per mano del Bayer Leverkusen. Ha avuto il grande merito di aver riportato il Milan nel massimo torneo continentale ma il ranking povero ha collocato i rossoneri in ultima fascia, venendo inserito nel girone della morte: ultimo posto, ma con la soddisfazione di aver visto il Milan tornare a vincere una partita di Champions (0-1 contro l'Atlético) dopo 8 anni. Lo status di testa di serie ha agevolato di molto la vita del Diavolo in questa stagione. E il successo nel primo round col Tottenham ha riportato il Milan a vincere una gara degli ottavi di finale dopo 10 anni. Ora serve lo step in più.