Il Torino non esce dalla crisi, Juric è positivo: “Ho visto cose buone”

Dopo l’ennesimo tonfo, viene naturale un pensiero: il successo di Lecce è stato un episodio, la crisi del Toro è tutt’altro che superata. In effetti, l’eliminazione subita in coppa Italia in casa dal Frosinone non ha fatto altro che allungare la striscia negativa dei granata, che adesso è arrivata a toccare una sola vittoria nelle ultime sette gare. La prestazione contro i ciociari è stata per larghi tratti al di sotto delle attese, con i due attaccanti titolari (Sanabria e Zapata) che non sono stati in grado di creare occasioni davvero pericolose e con il gol che è arrivato da un altro difensore (Zima contro il Frosinone, Buongiorno a Lecce). E la contestazione si sta facendo sempre più furente: ieri i tifosi hanno prima abbandonato il cuore della curva Maratona, spostandosi al primo anello il più vicini possibile allo skybox del presidente Cairo, e poi all’esterno dello stadio. La situazione è sempre più delicata, anche se i vertici granata hanno altri pareri.

“E' giusto che esprimano il disappunto, ma abbiamo dato tutto e possiamo rialzarci, lavoriamo bene - la risposta di Ivan Juric alla contestazione - e ho poco da rimproverare ai ragazzi: vedo tante cose positive anche se è stata una brutta sconfitta, siamo forti psicologicamente e affronteremo al massimo il Sassuolo”. Il tecnico, quindi, prova a vederla in maniera positiva, mentre il presidente Cairo si scaglia contro l’arbitro Fourneau: “E’ stato scandaloso - ha tuonato il patron - perché il loro gol è irregolare e ci manca un rigore: peggio di così non poteva”. La fiducia nell’allenatore resta immutata, “Ci mancherebbe altro” la sua risposta a domanda esplicita. Ma la sensazione è che già lunedì sera contro il Sassuolo sarà una prima sfida da dentro o fuori.