Leonetti a Bianconeranews.it: "Intesa da affinare per l'attacco della Juventus"

Capiremo oggi dalle parole di Allegri in conferenza, se Chiesa sarà della partita nella formazione titolare. Una gara importantissima quella di sabato allo Stadium, il primo scontro diretto della stagione. La speranza di tutti i tifosi juventini, e di Max Allegri, è sicuramente quella di poter contare sul numero 7 bianconero, che ha cominciato benissimo questa prima parte di competizioni, siglando 2 reti in tre match e sciorinando giocate ficcanti e sfolgoranti, come gli succedeva prima del grave infortunio al ginocchio. In attesa di sciogliere i dubbi sulla presenza o meno dal primo minuto di Federico, la Juve si ritrova al cospetto di un tandem di attaccanti partiti con la miccia accesa, dimostrandosi prolifici ed efficaci in zona realizzativa. Vlahovic e Chiesa si conoscono bene dai tempi di Firenze, l’idea del Mister, quindi, appare senza fronzoli: assortire una coppia gol che possa dare subito risultati importanti, tenendo conto che esistono, ancora, ampi margini di miglioramento da sfruttare. Per l'allenatore bianconero, Chiesa è un attaccante da una quindicina di reti in stagione e da questo punto base è partita la ricostruzione del binomio, con Vlahovic che ha da subito mostrato impulsi, spirito e fame adatti ad un centravanti di Madama.

Al centroboa serbo Allegri chiede sempre più continuità di rendimento e lo sfoggio di certi movimenti: andare incontro al pallone, difesa della sfera, aperture di prima sugli esterni accorrenti, e cattiveria realizzativa in area avversaria. Anche dai movimenti negli spazi di Dusan può dipendere la velocità di trasmissione palla e la verticalità che l’allenatore predica da tempo, e che farebbe fare un salto di qualità a tutta la Juventus. La coppia sembra funzionare, in attesa di sapere se si riformerà sin dal primo minuto del match di sabato, ma ha necessità di trovare maggior feeling negli interscambi e nel cercarsi sensibilmente di più, in maniera specifica. Alcuni dati dimostrano tutto ciò in maniera netta. Il binomio d’attacco sino ad oggi ha disputato 222 minuti insieme, Vlahovic ha prodotto 1 assist per il suo compagno (a Udine), mentre viceversa Chiesa non è ancora riuscito ad essere assistman per il numero 9, mentre negli scambi i dati, essenzialmente, si equivalgono: 5 i passaggi di Chiesa per Dusan, 6 quelli da Vlahovic a Federico.

Cifre niente male, raccolte nelle prime tre partite di campionato, ma che hanno bisogno di essere implementate e migliorate, cercandosi di più, in maniera reiterata, nella zona calda del campo di gioco, dove possono scoccare creazioni, finalizzate alla rete. Anche dallo loro intesa in mezzo al campo e dalla voglia di prendersi rivincite in zona gol, possono scaturire situazioni interessanti per i bianconeri e nocive per i difensori avversari, che si troveranno a cercare di sbarrare la via del gol. Intanto, finalmente terminata la pausa per le nazionali, sarebbe molto bello rivederli in campo insieme sin dal fischio d’inizio. Contro la Lazio scatta il primo, vero, banco di prova per comprendere a quali obiettivi questa Juventus potrà tendere. E sia Chiesa che Vlahovic hanno tutte le carte in regola per elevare il tasso realizzativo e d'imprevedibilità, che si attendono critici e tifosi.