Adeyemi condannato per possesso d'arma, Nagelsmann: "Ne parliamo dopo Germania-Slovacchia"
Alla vigilia di una partita cruciale contro la Slovacchia, la Germania si ritrova a gestire un caso che nulla ha a che fare con il campo ma che rischia di disturbare l’ambiente. Protagonista Karim Adeyemi, attaccante 23enne già con undici presenze in nazionale, assente nell’ultimo 2-0 in Lussemburgo per squalifica ma finito ora al centro di una vicenda giudiziaria tutt’altro che banale.
Secondo quanto riportato da Bild, Adeyemi è stato infatti condannato dal tribunale distrettuale di Wetter (Ruhr) per possesso illegale di armi: in suo possesso sarebbero stati trovati un tirapugni e un Taser, entrambi proibiti dalla normativa tedesca. La sanzione è pesantissima: 60 quote giornaliere da 7.500 euro, per un totale di 450.000 euro. L’ordinanza di rigore è diventata definitiva a fine ottobre, ma la notizia è emersa solo in questi giorni, creando un inevitabile rumore mediatico.
In conferenza stampa, il CT Julian Nagelsmann ha scelto la via della prudenza. Il tecnico ha confermato un colloquio con il giocatore, assicurando che “è andato tutto bene”, ma ha evitato qualsiasi approfondimento: “Affronteremo la questione dopo la partita. È un argomento che richiede spazio e tempo, e onestamente non ne ho prima di una gara così importante”.
Nagelsmann ha chiesto comprensione e ha ribadito che ulteriori commenti non arriveranno: una linea dura volta a proteggere il gruppo, consapevole che la sfida con la Slovacchia può pesare sul percorso della Mannschaft. Il caso Adeyemi, però, resta un’ombra ingombrante in un momento delicato per il calcio tedesco.













