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Antony e la scelta Betis: "La migliore che abbia preso. Cosa mi ha dato voglia di tornare"

Antony e la scelta Betis: "La migliore che abbia preso. Cosa mi ha dato voglia di tornare"TUTTO mercato WEB
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Yvonne Alessandro
Oggi alle 15:11Calcio estero
Yvonne Alessandro

Nella carriera di un calciatore è possibile e comune che ci siano dei picchi drastici. Dalle stelle alle stalle. Ed è proprio quello che è successo ad Antony quando ha fatto faville all'Ajax dei tempi d'oro di Ten Hag, per poi crollare al suo arrivo dorato al Manchester United (per circa 100 milioni) e rilanciarsi lontano dalla Premier League al Betis Siviglia. Ma quando ha deciso, la scorsa stagione, di lasciare in prestito i Red Devils tanti club lo hanno contattato.

E ha raccontato, nell'intervista a MARCA, su chi abbia fatto affidamento per la scelta: "Prima di tutto su Dio. Parlo molto con Dio. Avevo bisogno di essere felice", ha confidato. "Quando è emersa l’opzione del Betis, ho scelto la città, il club, e anche per gli amici che avevano già giocato qui e mi avevano sempre detto che era molto bello. Credo sia la migliore decisione che abbia preso". E sulle conversazioni avute per poi firmare con i verdiblancos: "Per esempio, ho parlato con Emerson Royal, che ha giocato qui".

Per pochi mesi di prestito al Betis, Antony ha dovuto fare un importante sforzo economico, visto che le risorse del club spagnolo erano limitate: "Credo che il denaro non sia tutto", ha spiegato Antony. "Il denaro non compra la felicità. Certo, è importante avere soldi, ma per me la felicità è la cosa più importante. La felicità non sta nell’avere tantissime cose. A volte si trova nelle cose semplici che non vediamo. Per me la felicità era più importante di tutto".

Su quando abbia capito di aver fatto la scelta giusta e come sia nata la connessione tra club e tifosi: "Credo che il Betis abbia una tifoseria incredibile, la migliore in Spagna. Ma anche per le persone, la cultura, il cibo, la città… La scorsa stagione sono stato qui solo quattro o cinque mesi, ma ho visto com’era la squadra, una vera famiglia, tutti insieme. Questo mi ha dato tanta voglia di tornare", ha raccontato.

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