Deschamps sull'addio di Griezmann: "Era un leader anche senza essere capitano"
Dopo aver annunciato la lista dei convocati per le prossime due sfide di Nations League, Didier Deschamps ha parlato in conferenza stampa: "Questione sicurezza contro Israele? Ci stiamo adattando alla situazione, ma abbiamo una partita di calcio da giocare, tutti si stanno adoperando affinché possa essere giocata in buone condizioni".
L'assenza di Mbappé: "Ho parlato con Kylian e vista la sua situazione, che è ancora incerta, ci siamo fatti delle domande. Ha un problema non grave ma ha bisogno di cure per recuperare bene e non vogliamo correre rischi. Ecco perché Kylian non ci sarà".
L'assenza di Rabiot: "Ho parlato più volte con Adrien da quando è tornato ad allenarsi. Ha giocato 30 minuti ma ha ancora bisogno di tempo. La sua ultima volta dal 1' è stata con noi a luglio. Ha ancora bisogno di tempo".
Il rendimento di Olise: "Si è adattato molto bene al Bayern. C'è aspettativa intorno a lui, ma Michael ha un potenziale significativo. Ha ancora da lavorare e dobbiamo supportarlo. Sta facendo un ottimo inizio di stagione al Bayern, con tanti gol".
Il ritorno di Nkunku: "Non ha giocato molto al Chelsea, ma appena lo ha fatto ha portato energia. Non è infortunato ed era da un po' che non veniva con noi".
L'addio di Griezmann: "Sarebbe irrispettoso nei confronti di Hugo Lloris e Raphael Varane, ma anche di Giroud. Antoine era arrivato nel 2014, i rapporti umani sono molto importanti e con lui ho un rapporto speciale. Non posso restare indifferente ai discorsi che abbiamo avuto in tutti questi anni, fino a quest'ultimo confronto. Cercare di convincerlo? Aveva il suo posto, non c'era bisogno. Aveva già preso la sua decisione dopo un'attenta riflessione".
Essere capitano gli avrebbe fatto cambiare idea? "Portava la fascia anche se era vice. Qualche volta può essere rimasto deluso, ma non è durato nemmeno un giorno. E attraverso il nostro rapporto ha capito le ragioni che mi hanno spinto a fare questa scelta. Era un ottimo leader anche senza essere capitano. Tutti i giocatori ad un certo punto hanno questa domanda in testa e ci vuole più o meno tempo, ma quando sentono che è arrivato il momento e che devono fermarsi... Io posso solo ringraziarlo per tutto quello che ha fatto e per il contributo che ha dato alla squadra francese. È un ottimo esempio da seguire per i giovani. Da quando aveva 18 anni ha sempre giocato a livello professionistico con pochissimi infortuni. Ora ne ha 33 e mezzo e si è posto una domanda che molti giocatori si pongono. C'è stanchezza fisica e fatica psicologica".
Le assenze di Pavard e Kalulu: "Benjamin gioca ma non in tutte le partite. So cosa può fare. Ovviamente seguo diversi giocatori tra cui Kalulu. Lo faccio ora che è alla Juve ma era così già quando giocava nel Milan: ha avuto una stagione complicata l'anno scorso, ha cambiato e ora ha firmato per un grande club come la Juventus".