Il Tottenham non è in vendita, Earick rinuncia: "Grande rispetto per club, dirigenza e tifosi"

Brooklyn Earick ha escluso la possibilità di presentare un’offerta formale per l’acquisizione del Tottenham. L’imprenditore tecnologico americano si era interessato in maniera informale a tal proposito un mese fa, ma la risposta del club inglese era stata fermissima, respingendo "inequivocabilmente" la curiosità e negando ogni possibile vendita degli Spurs.
Tuttavia, secondo le normative del Regno Unito in materia di acquisizioni e fusioni - specifica la BBC -, una volta che un manifesto d’interesse viene respinto, il consorzio deve presentare un’offerta entro il 24 ottobre o annunciare che non lo farà. La conferma della decisione è arrivata attraverso una dichiarazione del Tottenham alla Borsa di Londra.
Earick ha pubblicato un’immagine della dichiarazione sui social media: "È stato un privilegio interagire con il Tottenham e i rappresentanti della famiglia Lewis negli ultimi mesi", il messaggio trasmesso. "Nutro grande rispetto per il club, la sua dirigenza e i suoi tifosi, e auguro loro solo il meglio". Il CdA del club di Premier League ha ringraziato il consorzio per "l’approccio costruttivo" durante le trattative e per aver "rispettato la posizione chiara" dei proprietari secondo cui il club non è in vendita.
Il suo è stato il terzo tentativo di acquisizione respinto dal consiglio degli Spurs dopo la partenza improvvisa del presidente esecutivo Daniel Levy, avvenuta a settembre. Il primo risale allo scorso 8 settembre da parte della PCP International Finance Limited di Amanda Staveley (ex azionista del Newcastle), poi da un consorzio guidato dal Dr. Roger Kennedy e Wing-Fai Ng attraverso Firehawk Holdings Limited. L'ultimo 'no' l'ha incassato proprio l'imprenditore tecnologico americano Earick.
