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Jordi Cruyff racconta: "Mio padre è immortale, per me non è stato facile sentire i paragoni"

Jordi Cruyff racconta: "Mio padre è immortale, per me non è stato facile sentire i paragoni"
venerdì 30 settembre 2022, 22:51Calcio estero
di Michele Pavese

Jordi Cruyff ha rilasciato un'intervista molto interessante alla rivista FourFourTwo, in cui ha parlato anche del padre e di quanto sia stato difficile convivere con il fardello di essere il figlio di uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi: "Mio padre era una persona speciale: poteva parlare tre minuti con la regina dei Paesi Bassi e 20 con la donna delle pulizie. Ci sono circa 300 campi a lui intitolati in tutto il mondo che aprono la possibilità di giocare a calcio ai bambini, compresi quelli con bisogni speciali. Mio padre non ha mai finito la scuola; io avevo brutti voti e ricordo che mi impedì di giocare a calcio per un mese. Voleva che avessimo un piano B nella vita".

L'ombra del grande Johan: "Da ragazzo non è stato facile, perché mi hanno paragonato sempre a qualcosa di incomparabile. Non si può paragonare un mortale a un immortale. Ho cominciato a ritagliarmi il mio spazio solo quando sono andato in Inghilterra".

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