Klopp è sicuro: "Non voglio più fare l'allenatore, solo hotel e stadio. Non mi manca niente"

"Se aspettavo l'inizio delle partite del weekend davanti la TV? Assolutamente no. Ero super felice per come stava giocando il Liverpool. Ho guardato qualche partita. Ma non era tipo: 'Oh, è sabato!'. Non sapevo nemmeno quando iniziavano le partite. Semplicemente ero fuori. Facevo sport". Jurgen Klopp ha preso le distanze dal mondo dell'allenatore che lo riguardava fino a un anno fa, quando lasciò il Liverpool per prendersi una pausa ma rimanendo comunque a stretto contatto con il pallone diventando Global Sports Director del mondo Red Bull.
"Ma sapendo anche che non voglio più lavorare come allenatore", ha sentenziato l'ex tecnico dei Reds in un'intervista a The Athletic. Sulla scelta e la possibilità che possa valere un per sempre: "È quello che penso. Ma non si sa mai. Ho 58 anni. Se ricominciassi a 65, tutti direbbero: 'Avevi detto che non l’avresti mai più fatto!'. Eh, scusate, lo pensavo al 100% quando l’ho detto! È quello che penso adesso. Non mi manca niente".
Klopp racconta di aver detto a sua moglie Ulla che avrebbe fatto "25 anni a tutto gas senza guardare né a sinistra né a destra" come allenatore di calcio. "Ma il pensiero non era che avrei fatto questo fino alla fine della mia vita", ha ammesso Klopp. "Non mi è mancato nulla nella vita perché non ci ho mai pensato. In quasi 25 anni, sono andato a due matrimoni, uno era il mio, e l’altro due mesi fa. In 25 anni, sono andato quattro volte al cinema, tutte nelle ultime otto settimane. Ora è bello poterlo fare".
E ha continuato a raccontare i suoi trascorsi tra Magonza, Dortmund e Liverpool. E le differenze con l'oggi: "Sono stato in tanti paesi diversi come allenatore e non ho visto nulla di quei posti; solo l’hotel, lo stadio o il campo di allenamento. Nient’altro. Non mi è mancato, ma ora sì. Adesso ho la scelta. Posso andare in vacanza. E decido io quando. Ok, decide Ulla (ride, ndr). Ma non è più la Premier League o la Bundesliga a decidere".
