Maxi Lopez e il FC Paradiso, tira una brutta aria. Il presidente lo accusa di inadempienze

Lo scorso aprile Maxi Lopez era balzato all'onore delle cronache per aver acquistato il 40% di un club svizzero, il FC Paradiso. L'argentino guidava un gruppo d'investimento con sede in Regno Unito, ossia Maxco Capital. Una notizia accolta con grande entusiasmo nel Canton Ticino, col presidente del club, Antonio Caggiano che si era detto felicissimo.
A distanza di cinque mesi la situazione sembra cambiata. Come riporta RSI, Caggiano si è lamentato dell'irreperibilità di Lopez e soprattutto del mancato pagamento della sua parte di spese. Con Maxi Lopez che ha replicato tramite social: "Il sig. Caggiano è perfettamente consapevole di quali siano le ragioni - a lui riconducibili e legate all’esclusione del sottoscritto dalla gestione operativa del club - che mi hanno indotto a sospendere i finanziamenti dopo avere già versato oltre 150.000 franchi".
Sempre Lopez ha precisato di essere pronto: "A garantire continuità e stabilità economia a FC Paradiso, a condizione che la gestione sia condotta nell’interesse del club e non orientata a soddisfare interessi personali".
In giornata è arrivata la replica dello stesso Caggiano: "Preso atto delle recenti affermazioni, al limite della diffamazione, rilasciate pubblicamente dal signor Maxi López tramite social media e altri canali - ha esordito il presidente - ritengo doveroso fare le seguenti precisazioni. Contestualmente alla sua entrata in società il signor López si era impegnato a: partecipare alla copertura dei costi mensili in proporzione alla propria quota; fornire sponsor e sponsorizzazioni, promessi e mai concretizzati; mettere a disposizione personale operativo, che però non è stato mai fornito o, nei pochi casi proposti, risultava in palese violazione delle normative vigenti in materia di lavoro e quindi inutilizzabile".
Infine, sempre Caggiano: "Ogni tentativo di collaborazione è stato sistematicamente bloccato. Quando pubblichiamo contenuti vengono bloccati e i codici di accesso vengono modificati di continuo. Tutto ciò rappresenta un danno comunicativo e di immagine gravissimo".
