Messico, James fa discutere: avrebbe rifiutato di giocare sul sintetico per paura di infortuni
Come Sergio Ramos, Keylor Navas, Anthony Martial e Allan Saint-Maximin, anche James Rodriguez ha deciso di trasferirsi in Messico negli ultimi mesi. Il colombiano, dieci anni dopo la prima 'migrazione' europea guidata da André-Pierre Gignac, si è unito a gennaio al Club León con l’obiettivo di ritrovare la forma in vista della Coppa del Mondo 2026 e testarsi nel Mondiale per Club di quest’estate.
Nonostante l’esclusione del club messicano dalla competizione per violazione del regolamento sulla multiproprietà, James non ha cambiato squadra. Il trequartista di 33 anni è stato lodato per professionalità e dedizione, arrivando a diventare capitano. Durante la prima stagione, il suo contributo è stato significativo: 2 gol e 6 assist in 17 partite.
Negli ultimi tempi, però, James è scivolato in una fase negativa. Meno influente nel gioco e con numeri in calo (1 gol in 6 partite), non è stato convocato per la gara contro il Tijuana, persa 5-0. Ufficialmente, l’allenatore Eduardo Berizzo ha parlato di scelta personale per farlo riposare dopo le gare di qualificazione ai Mondiali contro Bolivia (3-0) e Venezuela (6-3), dove il colombiano aveva anche segnato.
Ma secondo la stampa messicana, la verità sarebbe un’altra: James avrebbe rifiutato di giocare a causa del campo sintetico, considerato a rischio infortuni da molti giocatori, tra cui Neymar. L’assenza ha suscitato un vero e proprio scalpore, con tifosi e media che ne mettono in dubbio l’impegno, mentre il León naviga al 10° posto in classifica. "James ha ripreso le vecchie abitudini", scrive ad esempio AS Mexico.











