"Prima non ero forte in difesa": PSG, Nuno Mendes ricorda gli inizi con Luis Enrique
Nuno Mendes è stata un'autentica rivelazione al Paris-Saint-Germain e al posto di diventare l'ennesimo terzino in sordina all'ombra della Tour Eiffel, ha macinato chilometri e conquistato larghi consensi, a suon di prestazioni debordanti tra Ligue 1 ed Europa. Arrivando, a seguito del trionfo in Champions League, ad essere catalogato come il laterale sinistro più forte in circolazione per molti.
Arrivato nel 2021 dallo Sporting Lisbona, però, il portoghese ricorda bene i suoi inizi: "Allora non ero molto forte in difesa. Attaccare con velocità, quello sapevo farlo. Luis Enrique lo ha notato, mi ha aiutato molto sul piano difensivo, e oggi me la cavo bene da entrambe le parti", ha raccontato all’agenzia di stampa AFP. "Cerco di bilanciare le fasi offensive, di riposarmi un po’ quando serve. L’allenatore ha fatto un ottimo lavoro, e non solo con me. La versatilità è qualcosa che Luis Enrique ci ha trasmesso e che conserveremo per sempre, anche se lui dovesse andarsene o fossimo noi a partire".
Insomma, parole al miele per Luis Enrique. Ma per raggiungere il suo picco in carriera Nuno Mendes riconosce anche i propri meriti: "Dipende anche da me, dal sapere cosa posso fare per migliorarmi, ma lui mi ha dato tanto. Prima, nei duelli uno contro uno in difesa, era un po’ difficile, perché pensavo solo ad attaccare. Ma mi ha detto: 'Devi difendere meglio e poi ti lascio la libertà di attaccare'". In chiusura, però, l'ex Sporting si rifiuta di credere di essere il numero nel suo ruolo: "Mi considero un buon terzino, non mi piace dire che sono il migliore. Questo bisogna dimostrarlo in campo, e io cerco sempre di farlo".











