TMW RADIO - Innocentin: "Vi racconto l'Arabia e il suo mercato. Ronaldo ha cambiato tutto"

Ospite del tardo pomeriggio di TMW Radio, durante "A tutto mercato minuto per minuto", in onda in contemporanea in collaborazione su Radio Sportiva, il consulente di mercato dell'Al Fateh Nicola Innocentin ha parlato di quelli che sono ora i movimento nel calcio arabo, protagonista assoluto in queste prime settimane di mercato: "C'è qualcosa di diverso negli investimenti in Arabia Saudita, che investendo dopo hanno visto cosa si è sbagliato da altre parti. Qui si è partiti con ambizione. Quanto stanno facendo ha destabilizzato tutti per numeri e cifre, che rispecchiano la volontà di costruire una lega competitiva e attrarre l'attenzione degli appassionati di calcio. Le differenze dal passato sono che qui in Arabia Saudita le spese maggiori vengono fatte in maniera centralizzata, con la Saudi Pro League al centro. I tempi sono stati accelerati dall'arrivo di Ronaldo, fatta quell'operazione sono stati obbligati a fare un passo in avanti".

Che realtà c'è all'Al-Fateh?
"Quando si sentiva parlare dell'Al Nassr molti pensavano al club di Dubai, ora dopo l'arrivo di Ronaldo tutti sanno chi sono. PIF ha acquisito dei club in Arabia Saudita, quattro, ma i restanti quattordici della lega hanno una diversità importante. I quattro club non hanno budget stabilito dal governo, mentre gli altri quattordici hanno i budget dettati dal ministro dello sport. Parliamo di una forbice che va dai 35-45 milioni per questi quattordici club, agli illimitati milioni che vengono mesi a disposizione dei quattro club di PIF, che hanno portato poi ai trasferimenti faraonici di questo periodo".

Perché alcuni dicono no?
"Probabilmente, al di là delle opportunità economiche, bisogna prendere in esame una realtà completamente diversa dall'Europa. Ci si allena a tarda sera, ad esempio, le temperature sono alte, ora ci sono 41 gradi e sono le nove di sera. La quotidianità è molto diversa, la tua vita deve essere al coperto perché di giorno ci sono quasi 50 gradi. Il pensiero approfondito deve esserci, lo fanno i calciatori e lo devono fare anche i club, che non devono cercare giocatori che non sono particolarmente adatti a questo tipo di campionato".

Buffon può arrivare in Arabia?
"È un mio carissimo amico, a Parma a 14 anni eravamo assieme. Sarei felicissimo se venisse qui, ma credo che Gigi valuti altro, non faccia una valutazione economica. Se vieni qui a portare la famiglia la scelta coinvolge tutti, in una realtà completamente diversa. Se si tratta di Jeddah e Riyad ci sono dei comuni denominatori con le grandi città europee, ma ci sono città molto diverse. Non penso Gigi si butterà in un'avventura del genere, è già una leggenda e come tale avrà altre opzioni, magari sempre qui ma con un ruolo diverso".