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Watzke: "Il Real è quello che era la Juve nel 1997, la più forte. Certe sfide ci esaltano"

Watzke: "Il Real è quello che era la Juve nel 1997, la più forte. Certe sfide ci esaltano"TUTTO mercato WEB
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giovedì 30 maggio 2024, 14:42Calcio estero
di Michele Pavese

Nella lunga intervista rilasciata ad As, in cui ha svelato che il Real Madrid ha pagato ben più di 103 milioni per ingaggiare Jude Bellingham, il CEO Hans-Joachim Watzke ha affrontato anche altri temi in vista della finale tra il suo Borussia Dortmund e i Blancos.

Il 28 maggio 1997 cosa ti ricorda?
"Abbiamo vinto la prima e l'ultima Champions League. È stata la tipica partita del Borussia Dortmund: ci esaltiamo quando ci troviamo di fronte avversari forti, è nel nostro DNA. Allora la Juve era quello che è oggi il Madrid, aveva una grande squadra. Abbiamo avuto un po' di fortuna, ma fa parte del gioco. L’ho vissuto sugli spalti come un tifoso qualunque, perché ho iniziato più tardi a lavorare per il club".

È passato più di un quarto di secolo. Cosa avete fatto in questo tempo tu e il Borussia Dortmund?
"Tante cose. Abbiamo vissuto innumerevoli alti e bassi, ma la differenza principale rispetto a quella finale è che affronteremo questa avendo raggiunto un equilibrio totale tra successo sportivo ed economico. Qui non costruiamo più castelli in aria, tutto è costruito su basi molto solide e, nonostante i nostri limiti finanziari, siamo ancora una volta in finale di Champions League. Siamo quelli che hanno speso meno tra quelli che hanno giocato i quarti di Champions League. Per noi è una grande soddisfazione".

Come si fa a comprare a poco e vendere a tanto?
"All’inizio comprare a buon mercato era l’unica cosa che potevamo fare. Poi piano piano abbiamo cominciato a vendere bene, ma senza chiedere a nessuno di fare offerte per i nostri giocatori. Ce li hanno portati via senza che noi potessimo fare nulla, di certo non volevamo liberarci di Lewandowski, Götze, Haaland o Bellingham. D’altronde, tutte queste cessioni sono la prova del grande lavoro che abbiamo svolto a livello sportivo in tutti questi anni".

Anche il Real Madrid avrebbe voluto Haaland?
"Se lo sapessi non lo direi. Ma la situazione era molto diversa dato che Erling aveva una clausola nel suo contratto. Dovevamo semplicemente esercitarla, senza fermarci troppo a parlare. Penso che il Real Madrid avesse già chiaro quale sarebbe stato il suo obiettivo in attacco".

Hai preso in considerazione anche Xabi Alonso per la panchina?
"No, per il semplice fatto che la nostra panchina era occupata. Ma recentemente ho detto a Fernando Carro che la firma di Xabi mi ha ricordato quando prendemmo Klopp".

Il Real è favorito?
"Sì ma guardiamo cosa è appena successo a Dublino. Su dieci partite contro l'Atalanta, sono abbastanza sicuro che il Leverkusen ne vincerebbe otto. Ma l'Atalanta ha giocato come se fosse l'ultima partita della sua storia ed è quello che dovremo fare per vincere. Abbiamo battuto due volte il PSG; se saremo capaci di giocare allo stesso modo, saremo anche capaci di vincere una finale. Il Real è favorito, è una verità storica: non ha mai perso una finale di Champions League. Ma c'è sempre una prima volta".

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