Futuro all'Inter? Valentin Carboni: "Ora è presto, ma so che il club crede in me. Come Chivu"

"Agli ottavi del Mondiale per Club grazie al mio destro? In realtà neanche me l’aspettavo. L'infortunio è stata una botta durissima, riuscire a trovare spazio e segnare va oltre i desideri che avevo prima della partenza. A me bastava solo tornare a essere un calciatore". Ha parlato a cuore aperto e con tanta sincerità Valentin Carboni nell'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, a distanza di un giorno dall'incrocio con il Fluminense.
Incredulità e stupore per chi, come l'argentino classe 2005, ha dovuto patire oltre otto mesi di stop per un grave infortunio al crociato. Ma il duro lavoro per tornare a disposizione ha ripagato: "Prima dell’operazione la carriera era andata così in fretta che, magari, avevo fatto un po’ di fatica a gestirla, ma ora so che tutto capita per una ragione nella vita. Anche se ho sofferto tanto, in questo intervento al crociato vedo quasi del buono. Mi ha aiutato a maturare e a migliorare dove serviva: sono diventato più completo come persona e come calciatore. Mi sento più forte muscolarmente e nella mentalità, più motivato di quanto fossi prima".
Inevitabile un riferimento al futuro visto che, con Pio Esposito, la linea-giovani all'Inter sta prendendo forma. O forse lo attende un altro prestito? Valentin Carboni risponde così: "Non so, è presto per parlarne, ora c’è il Mondiale e poi il ritiro della prossima stagione per stare in gruppo. Qualunque sarà la soluzione, so che l’Inter crede e ha sempre creduto in me, come Chivu".
