Come si ferma un bomber da 40 gol in 41 gare? I dubbi di Spalletti (e l'ennesima grana)

Come si ferma un attaccante da 40 gol in 41 partite con la Nazionale? Luciano Spalletti se lo chiede da tempo, si arrovella nei suoi pensieri da marzo dopo che il doppio confronto con la Germania ci ha estromesso dalla Nations League e consegnato la Norvegia. La miglior Norvegia di sempre. L'Italia la sfiderà a Oslo venerdì sera in una gara già decisiva per le sorti del gruppo I. E se la squadra di Solbakken arriva a questa sfida senza problemi di sorta, per noi non c'è allenamento in cui non si aggiunge una nuova grana.

Come si fa a mettere in piedi un undici con tutte queste defezioni? E' questo invece un grattacapo che tormenta il commissario tecnico da meno tempo ma non per questo è meno preoccupante. Anzi. Ieri durante l'allenamento pomeridiano s'è fermato Matteo Gabbia, problema al polpaccio destro. Oggi potrebbe tornare a casa, due giorni dopo Alessandro Buongiorno. Due giorni dopo il no di Francesco Acerbi che quella risposta data da Spalletti a Dortmund dopo Germania-Italia 3-3 proprio non l'ha buttata giù. L'ha digerita nel modo meno opportuno.

Come si fa a fare continuità alla difesa a tre viste tutte le defezioni? Mancano anche Calafiori e Comuzzo. Ieri Di Lorenzo ha svolto differenziato per il secondo giorno consecutivo e lo stesso ha fatto Gatti dopo due giorni a pieno regime. Entrambi dovrebbero esserci, devono esserci. Anche perché le alternative sono due giocatori che si sono appena affacciati in Nazionale: Luca Ranieri e Diego Coppola.
Quest'oggi si saprà se Gabbia riuscirà o meno a essere ancora del gruppo. Difficile. E se il CT chiamerà altri giocatori (Mancini della Roma o Scalvini dell'Atalanta?). Ma nuove convocazioni coi giocatori nel bel mezzo delle loro vacanze estive sono assai complicate anche solo per il fatto che il tempo stringe. Che non c'è più tempo perché già domani la squadra volerà in Norvegia per la gara più importante dell'anno.