FOCUS TMW - Empoli, Corsi fa cose straordinarie. Un esempio di sostenibilità

È forse la storia meno reclamizzata della nostra Serie A, ma l'Empoli è il motivo evidente per cui fare calcio può essere serio e, al tempo stesso, abbastanza redditizio. Perché negli ultimi anni Fabrizio Corsi è riuscito a crearsi una nicchia, un solco nel quale portare avanti senza perdite (o perlomeno non troppe) la sua creatura. È chiaramente una storia di alti e bassi, di promozioni e retrocessioni, ma è da 32 anni che continua in maniera abbastanza proficua.

Equilibrio a tutti i costi.
La serie storica dei dati dell'Empoli inizia dal 2012, con una perdita da 3 milioni, seguita da altri due bilanci con il segno meno davanti. Poi però ce n'è uno in pari, due lievemente in attivo ma anche tre da 1,5 milioni, 4,4 e 6. Insomma, l'Empoli lavora per la sostenibilità anno per anno, cercando di trovare giovani da poi rivendere come Bennacer o Krunic, Asllani oppure Bajrami.

I dati
2012: -3 milioni
2013: -0,5 milioni
2014: -3,9 milioni
2015: 0
2016: 1,5 milioni
2017: 0,2 milioni
2018: 4,4 milioni
2019: 0,4 milioni
2020: 6 milioni

Totale: 5,1 milioni