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Inter, con Roma e Barça due snodi: Inzaghi si gioca la stagione senza regista e senza bomber

Inter, con Roma e Barça due snodi: Inzaghi si gioca la stagione senza regista e senza bomberTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
sabato 1 ottobre 2022, 08:45Serie A
di Ivan Cardia

Simone Inzaghi ha ricordato a tutti la sua carriera, i suoi successi, il suo pedigree. Ora l'Inter deve mettere tutto questo, più le qualità dei suoi giocatori, in campo. Di fronte c'è la Roma dell'ex più amato che ci possa essere: a San Siro, per José Mourinho è sempre una festa. L'obiettivo è rovinarla a quello che è stato il suo popolo, e che oggi sulla direzione intrapresa dalla squadra nerazzurra in questo avvio di stagione. Non serve rifarsi ai fasti del triplete: basterebbe molto meno, per essere soddisfatti.

Il posto no, la stagione sì. Soprattutto per quel che riguarda la Champions League. La gara con la Roma inaugura dieci giorni in cui, col Sassuolo di mezzo, l'Inter affronterà il Barcellona in andata e ritorno. Se con Mou è cruciale perché in campionato la marcia dovrà prima o poi partire, in Champions è decisiva davvero, perché è con i blaugrana che i nerazzurri si giocano il passaggio al prossimo turno della competizione. Così, se il posto di Inzaghi non è a oggi materia di vera discussione ("A rischio? Sempre", ha detto ieri in conferenza), la stagione dell'Inter sì, anche con tutto il tempo che poi avrebbe in Serie A per provare a recuperarla.

Senza Brozo e senza Rom. Mancheranno, verosimilmente in tutte queste gare, il cervello e il bomber della squadra. Marcelo Brozović di sicuro, almeno fino alla Juventus. Romelu Lukaku per ora anche: allo stato attuale, la data di rientro è fissata al Sassuolo, da capire se il rallentamento cui ha fatto riferimento lo stesso Inzaghi getti qualche nuvola anche sul ritorno al Camp Nou. Senza di loro - ma del resto l'Inter li ha avuti poco finora, il belga in assoluto e il croato nella sua miglior versione possibile - saranno chiamati in causa altri giocatori. Kristjan Asllani in regia, per capire se le promesse son pronte a diventare realtà, pur con tutta la (poca) responsabilità che un ragazzo di vent'anni può portarsi dietro. Dzeko e Correa lì davanti: il tecnico li ha voluti e difesi anche in estate, ora sta a loro tenere il passo, nel caso dell'argentino magari cambiarlo in meglio. Oltre ai singoli, dovrà venir fuori l'Inter, nei suoi giocatori fondamentali: Skriniar, Bastoni, Barella, Lautaro. Chi più chi meno, fin qui nessuno di loro ha davvero trascinato la squadra fuori dalle sabbie mobili.

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