La storia ricorda solo i vincitori? No. La lodi a mister D'Angelo dello Spezia ne sono la prova

Un concetto semplice e basilare quello che si può applicare al calcio, lo avevano ribadito i tifosi del Rimini anche nella finale di Coppa Italia Serie C: "la storia ricorda solo i vincitori" ("tingete la Coppa con i nostri colori", ultimava lo striscione esposto nella curva del tifo locale). Concetto assolutamente veritiero, da un lato, ma dall'altro c'è anche un discorso più umano e più profondo, che non può esser sopraffatto o cancellato da niente: perché se il primo pensiero di tutti dopo una sconfitta è quello di elogiare, in toni assolutamente sinceri, chi l'ha subita...qualcosa vorrà dire. Si va oltre il mero risultato.

E la prova tangibile di tutto ciò è il tecnico dello Spezia Luca D'Angelo, che domenica ha perso la sua seconda finale playoff di Serie B in tre anni, ancora contro Giovanni Stroppa: nel 2022 si giocava Pisa-Monza, e Stroppa portò i brianzoli in A beffando i toscani appunto di D'Angelo, il resto è storia recente. Solo due giorni fa i liguri sono caduti contro la Cremonese, che ha centrato il ritorno nella massima serie per altro proprio tre anni dopo l'ultima volta.

Ma proprio Giovanni Stroppa, nel post gara, commentando il match e più in generale la stagione, ha speso parole di elogio per il collega: "Ancora più complimenti ai miei ragazzi, abbiamo lottato per mantenere il quarto posto, davanti andavano come treni, Spezia compreso. Mi sono visto con D'Angelo adesso, e, non è una frase fatta, se avessi perso sarei stato contento di averlo fatto contro di lui. Meritava la A".
Gli ha fatto eco, sempre nel post gara di domenica, il centrocampista dello Spezia Salvatore Esposito: "Ho discusso con tutti gli allenatori in carriera, ma Luca D'Angelo merita davvero la Serie A".

Chissà che questa Serie A, presto, non arrivi davvero. Ora è forse tempo di assimilare quello che è stato, lo ha detto lo stesso D'Angelo, poi si vedrà. Ma di sicuro la ruota girerà...