Aston Villa schiacciato, Emery: "Gol Gabriel? Gli arbitri hanno un potere, dobbiamo accettarlo"
È stato un dominio dell'Arsenal, su quasi ogni fronte, nel match di ieri. E l'Aston Villa ne ha pagato caro prezzo, prendendo 4 gol e chiudendo male il 2025. Ritrovandosi pur sempre a -6 dalla capolista, ma allentando la miccia di esaltazione di poter competere per i vertici della Premier League. L’allenatore, Unai Emery, ha parlato a Sky Sports UK al termine della gara: "Nel primo tempo abbiamo competuto in modo fantastico. Penso che abbiamo giocato meglio rispetto all’ultima partita contro il Chelsea. Ne parlavamo proprio stamattina (ieri mattina, ndr): se fossimo stati in grado di essere costanti per 90 minuti e di trovare più continuità rispetto a quanto fatto contro il Chelsea".
E ha aggiunto: "Nel primo tempo di oggi ci siamo riusciti, ma semplicemente non abbiamo segnato. Ci sentivamo comunque bene, a nostro agio e fiduciosi per come stavamo giocando". Poi le note dolenti: "Non ci ha aiutato, nel secondo tempo, cercare di mantenere la stessa struttura perché non potevamo giocare con un centrocampista come Onana, Boubacar Kamara o Ross Barkley. Dopo il primo gol abbiamo perso un po’ di slancio perché la nostra struttura non era abbastanza solida, e il secondo gol ha reso tutto ancora più difficile".
Ma l'Aston Villa, a detta di Emery, non ha mai mollato: "Anche sul 4-0, però, stavamo ancora creando occasioni. Abbiamo affrontato la partita innanzitutto per competere e conquistare i tre punti, ma quando abbiamo capito che non era possibile abbiamo cercato di farne un’esperienza positiva, inserendo anche più giovani. Si trattava di continuare a costruire la squadra, quindi le esperienze che stiamo facendo anche attraverso le sconfitte sono fantastiche".
Alla domanda se avesse qualcosa da ridire sul fatto che il primo gol (firmato Gabriel) dell’Arsenal sia stato convalidato dagli ufficiali di gara, ha replicato: "Va bene, qui è così. In Inghilterra è difficile per i portieri quando devono difendere i calci d’angolo in questo modo e gli arbitri hanno questo potere. Dobbiamo accettarlo".











