Caso Longoria, anche il sindacato arbitri contro la FFF: "Così si lasciano soli i direttori di gara"
Dopo la presa di posizione della Ligue de Football Professionnel, arriva anche quella del sindacato degli arbitri. Il SAFE (Syndicat des Arbitres du Football d’Élite) ha scritto una lettera al presidente della Federazione francese (FFF), Philippe Diallo, per esprimere stupore e forte disappunto per la decisione della Federcalcio di fare marcia indietro sulla denuncia presentata contro Pablo Longoria.
Il riferimento è alla querela depositata lo scorso 12 maggio dalla FFF contro il presidente dell’Olympique Marsiglia, in seguito alle durissime parole pronunciate da Longoria contro l’arbitraggio dopo la sconfitta per 3-0 ad Auxerre nel febbraio scorso. Frasi pesantissime – “campionato di m…”, “tutti corrotti”, “corruzione totale” – che avevano scatenato una reazione istituzionale forte, almeno inizialmente.
Cinque giorni dopo la lettera inviata dal presidente della LFP Vincent Labrune, anche il SAFE ha quindi deciso di intervenire, contestando la scelta della FFF di non confermare la propria denuncia (rinunciando al pagamento della cauzione presso il Tribunale giudiziario di Parigi). Nella missiva, firmata dal presidente Bastien Dechepy, il sindacato ricorda come la difesa degli arbitri fosse stata indicata come una priorità assoluta dalla stessa Federazione, ribadita anche durante l’Assemblea Federale del 13 dicembre.
“Rinunciare a questa azione – scrive il SAFE – significa perdere un’occasione per lanciare un segnale forte e fare da esempio contro chi attacca gli arbitri. Come può la Federazione lasciare soli i suoi direttori di gara?”. Il sindacato chiede spiegazioni, sottolineando il malcontento crescente tra gli arbitri professionisti.
La FFF, dal canto suo, ritiene che la sanzione già inflitta a Longoria – nove mesi di sospensione – sia stata proporzionata. Resta comunque aperta la denuncia per diffamazione presentata congiuntamente dalla LFP e dallo stesso SAFE.











