Gilberto Mora, il baby prodigio messicano che ha superato Pelé e sogna il Real Madrid

A soli 16 anni, Gilberto Mora ha già scolpito il suo nome nella storia del calcio. Il giovane talento è stato protagonista della recente Gold Cup vinta dal Messico, diventando il più giovane di sempre a sollevare un trofeo internazionale e superando un mito come Pelé (oltre a Lamine Yamal).
Il calcio è nel suo DNA: suo padre, omonimo, era un calciatore che ha militato a lungo nel massimo campionato messicano. Gilberto junior ha seguito le sue orme, debuttando in Liga MX a soli 15 anni e 303 giorni con la maglia del Club Tijuana, diventando il terzo esordiente più giovane nella storia del campionato e firmando un assist contro il Toluca.
Il suo talento non è passato inosservato: convocato dal CT Javier Aguirre, ha esordito in Nazionale maggiore nei quarti di finale contro l’Arabia Saudita e brillato in semifinale. Nella finale del torneo, il Messico ha battuto gli Stati Uniti e Mora è entrato nella leggenda come il più giovane vincitore di una competizione internazionale. Mora è un trequartista offensivo, abile nel servire palloni agli attaccanti ma anche nel supporto alla manovra difensiva. Il suo sogno? Giocare per il Real Madrid. "Ha i piedi per terra, ma guarda sempre le partite dei Blancos", ha raccontato Ignacio Ruvalcaba, tecnico del settore giovanile del Club Tijuana. Javier Aguirre ha elogiato il suo talento e la sua maturità, mentre Rafa Márquez - scherzosamente - non ha preso bene che Mora abbia battuto il suo record di precocità con la nazionale.
