In bici all'allenamento, scarpe e vestiti di seconda mano: tutti a lezione da Bellerin

Hector Bellerin non è il classico giocatore da auto di lusso. No, preferisce arrivare alla sede del Betis Siviglia con mezzi più sostenibili rispetto alla maggior parte delle persone. In bicicletta o con i mezzi pubblici, come ha raccontato in un'intervista alla BBC: "Sarebbe più facile prendere un taxi. So di essere privilegiato, ma è più una rivendicazione. Abbiamo bisogno di città più verdi, con meno auto". Perché in fondo il terzino spagnolo di 30 anni si impegna a influenzare positivamente la mente dei suoi 3,7 milioni di follower in tal proposito e non solo.
"Penso che con il potere venga la responsabilità. Ogni volta che qualcuno ti mette un microfono davanti, hai l’opportunità di parlare di temi importanti, di generare conversazioni", ha raccontato. Di Bellerin si ricorda la carriera trascorsa all'Arsenal, ma il giocatore di oggi presta attenzione a svariate tematiche attuali: "È da tanto tempo che compro vestiti e scarpe di seconda mano. Ricordo una volta in cui ci ho messo sei mesi a decidere se comprare un paio di scarpe che avevo visto in un negozio vicino al posto dove parcheggiavo".
"Quelle scarpe le indosso quasi sempre. Si tratta di dare lunga vita a ciò che consumi e, quando hai finito, dargli una nuova vita. Siamo costantemente bombardati da pubblicità che creano un falso senso di bisogno", spiega il terzino del Betis Siviglia. "È una parte fondamentale di me. Rifletto sempre. Se posso condividere questo con gli altri, posso contribuire a creare un ambiente migliore e più sicuro per tutti". Mentalità aperta e focalizzata sull'attualità e il confronto, che spesso fa sentire Bellerin un pesce fuor d'acqua rispetto ad altri calciatori: "Sono una persona che porta qualcosa di diverso sul tavolo. Discutiamo, a volte mi arrabbio. Ma mi rispettano, mi ascoltano. Imparo anche da loro. Anche quando le persone la pensano in modo molto diverso da me, questo mi aiuta a vedere il mondo in modi nuovi".
