Scandalo scommesse in Turchia: 17 arbitri e un presidente di Super Lig arrestati a Istanbul
Il calcio turco è scosso da un nuovo scandalo. Diciassette arbitri e un dirigente sono stati posti in custodia cautelare a Istanbul nell’ambito di una vasta inchiesta su un presunto sistema di scommesse illegali che avrebbe coinvolto figure di primo piano del movimento calcistico nazionale.
Secondo quanto riferisce il pubblico ministero di Istanbul, tra le persone indagate figurano 17 arbitri e il presidente di un club della Super Lig, nei confronti dei quali sono stati emessi mandati d’arresto. Le autorità turche sospettano che alcuni ufficiali di gara possano aver influenzato i risultati di determinate partite, configurando reati di abuso d’ufficio e manipolazione sportiva. L’operazione arriva appena una settimana dopo la clamorosa decisione della Federazione calcistica turca (TFF) di sospendere 149 arbitri per aver partecipato a scommesse vietate. Le sanzioni, secondo quanto comunicato dalla TFF, variano da otto a dodici mesi di sospensione, anche se non è ancora chiaro se tra loro vi siano arbitri che abbiano puntato su incontri da loro stessi diretti.
Il caso più emblematico è quello di Zorbay Küçük, uno degli arbitri più noti del Paese, terzo nella classifica dei più pagati della scorsa stagione in Süper Lig, e inserito tra i sospettati di aver scommesso. La giustizia turca prosegue le indagini mentre il mondo del calcio nazionale vive uno dei momenti più difficili della sua storia recente, con la credibilità del sistema arbitrale messa seriamente in discussione.











