Scholes sul peggior acquisto della storia del Manchester United: "Mark Bosnich, non ho dubbi"
Paul Scholes non è mai stato un uomo da giri di parole, e l'ultima sua uscita pubblica ne è la conferma. L'ex bandiera del Manchester United, interrogato su quale fosse stato il peggiore acquisto della storia del club a Old Trafford, ha voluto fare chiarezza su un nome spesso citato, Juan Sebastián Verón, virando però con decisione verso il reparto dei portieri.
"Verón era un giocatore straordinario, un talento immenso. Non so perché non abbia funzionato, ma era un calciatore vero", ha esordito Scholes, difendendo la classe della Brujita. Il vero problema, secondo l'ex centrocampista, sorse quando si cercò di colmare il vuoto lasciato da un mostro sacro come Peter Schmeichel.
Tra i vari eredi del portierone danese, Scholes ha indicato in Mark Bosnich la delusione più cocente. Nonostante l'australiano si fosse messo in luce con l'Aston Villa, il suo impatto a Manchester fu, a detta di Scholes, disastroso sotto il profilo dell'attitudine: "Era di una mancanza di professionalità incredibile, onestamente era ridicolo. Durante le esercitazioni di tiro, dove normalmente si parano 15 o 20 conclusioni, dopo tre tiri era già sfinito: "Oh no, fatemi cambiare, mettete qualcun altro". E i rinvii? Non mi ero reso conto che non sapesse calciare un pallone. Non ho mai visto nulla di simile", ha raccontato Scholes con una punta di sarcasmo. "Alla prima di campionato contro l'Everton, in una giornata perfetta e senza vento, ci accorgemmo che i suoi rinvii non arrivavano nemmeno a metà campo. Guardandogli i piedi, aveva la taglia 48: onestamente, con quelle pinne giganti colpiva sempre il terreno. Fu una delusione totale", ha detto l'ex centrocampista a The Overlap.











