Alexandre Pato, teenager fenomeno pagato 22 milioni. E fidanzato con la figlia del Presidente

In pochi, pochissimi, possono dire di avere segnato al Camp Nou prima della fine del primo minuto di gioco. E ancora meno in una partita di Champions League. "Ero al centro, ho visto uno spazio e l’ho attaccato di corsa. Quando Valdés è uscito pensai, Ca***, che faccio? Dribbling? Pallonetto? Ho provato a calciare alla sua sinistra, ma la palla gli è finita tra le gambe. Wow. La fortuna è cieca. Credo che anche Dio volesse che facessi gol. Tra me e me pensavo. Guardiola starà guardando? Lo ammiravo tanto. Disse che neanche Usain Bolt avrebbe potuto prendermi. Quant’è bello quando è così? È stato il gol più bello che abbia mai segnato".

A fare quel gol, memorabile, è stato Alexandre Pato. Il papero. Un predestinato per tutti, anche per il Milan che lo compra da diciassettenne dall'Internacional di Porto Alegre sul finire di agosto 2007. Per ventidue milioni di euro. Esordirà invece solamente a gennaio 2008, perché gli extracomunitari devono avere almeno la maggiore età per giocare con un club europeo. Lo fa contro il Napoli, segnando due reti, facendo impazzire i tifosi che lo coccolano come se fosse un gioiello, un animale raro.

Salirà e scenderà, invece. Doveva essere il Kohinoor per una fulgida nuova era milanista, è stato l'inizio del declino. Nel 2011 segna dopo 43 secondi in un derby: 3-0 Milan e Scudetto. Velocissimo a salire, caduta libera a scendere. Le malelingue parlavano di un rendimento in calando soprattutto per la liaison con Barbara Berlusconi, la figlia del capo, insomma. Più probabilmente i problemi fisici che lo affliggono lo portano a tramontare. Un'enorme Supernova che tornerà dall'altra parte dell'Oceano a 24 anni. Oggi, invece, Alexandre Pato compie 34 anni.