335,5 milioni per i giocatori, 23 per l'allenatore. Eppure il Chelsea rischia il grande flop

335,5 milioni di euro. Una cifra incredibile per otto acquisti nella sessione invernale di un calciomercato che il Chelsea ha dominato in lungo e in largo. Con contratti lunghissimi che ora renderanno schiavi i Blues di credere nei propri calciatori, volenti o nolenti, preferendo forse cambiare l'allenatore di volta in volta. Che Potter sia sulla graticola è lì da vedere: 6 vittorie, 6 pareggi e 5 sconfitte in 17 gare di Premier League sono un bottino troppo magro per chi dovrebbe cercare di arrivare nei primi quattro. Speranza che oramai si è ridotta al lumicino, l'Europa dei più piccoli non è distante ma non può essere che una consolazione quasi paradossale.

Acquisti non all'altezza? Spendere e spandere non vuole dire farlo bene. Basti pensare, in piccolo, al Parma di Kyle Krause. Ma il Chelsea lo ha fatto in grande, grandissimo, acquistando calciatori a cifre altissime più per il loro status in prospettiva che non per quello reale. Così ora la domanda è: sono tutti in grado di fare ciò che è stato chiesto loro? Andrey Santos è chiaramente fuori da questo discorso, visto che è un 2004 - e costato più di 20 milioni - così come Malo Gusto, in arrivo solamente fra qualche mese, in estate. Enzo Fernandez è sicuramente all'altezza, visto che è sembrato di gran lunga il migliore di questa seconda parte di stagione, ma 121 milioni sono tantissimi. Undici lo sono per il prestito di Joao Felix, comunque titolare anche in Champions, mentre Madueke e Fofana dovranno integrarsi. Per ora Mudryk è un oggetto misterioso: 4 partite di Premier e 1 di Champions, 0 gol, qualche insufficienza, eppure è costato 70 (più 30 di bonus). Badiashile è quello che ha giocato di più, 5 gare in Premier, estromesso dalla Champions. Ma sono meglio di quelli che c'erano prima? I risultati non gli danno ragione.

Un allenatore da 23 milioni. Oltre ai soldi spesi per il parco giocatori, ci sono quelli che sono finiti nelle tasche del Brighton per il proprio tecnico. Graham Potter è probabilmente l'allenatore più pagato di sempre per il solo cartellino, poi c'è uno stipendio da circa 6 milioni di euro netti all'anno. Un'assurdità per chi, per ora, ha avuto un andamento non proprio brillante. In Champions ha passato il turno facilmente con 4 vittorie e 1 pari (dopo l'iniziale sconfitta con la Dinamo Zagabria), ma poi ha perso contro il Borussia Dortmund. L'impressione è che per lui non ci sia ancora molto margine di lavoro: in caso non arrivassero le vittorie (e consistenti) il suo destino sembra segnato.