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Verso Qatar 2022 - Ritorna l’incubo playoff, ma i bookmakers scommettono sull’Italia

Verso Qatar 2022 - Ritorna l’incubo playoff, ma i bookmakers scommettono sull’Italia
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
venerdì 17 settembre 2021, 15:00Altre Notizie
di Redazione TMW

Sono passati solo due mesi da quando un fiume di tifosi italiani si è riversato nelle strade per festeggiare la vittoria del campionato europeo. Un risultato storico per Mancini e i suoi ragazzi, che per qualche sera, ha fatto dimenticare difficoltà, restrizioni e distanziamenti, unendo un intero popolo al grido di 'Forza Azzurri'.

L’ultima volta che l'Italia vinse gli Europei fu nel 1968, ben 53 anni fa e questo dovrebbe aiutare a capire l’importanza dell’impresa e la conseguente portata dei festeggiamenti. Una vittoria non del tutto insperata, ma sicuramente contro i pronostici iniziali che vedevano l’Italia come una possibile outsider, ma non certamente come la favorita. Eppure gli uomini di Mancini, pur senza un uomo copertina e con un tasso tecnico probabilmente più basso rispetto ad altre nazionali, grazie alla solidità difensiva e alla coesione del gruppo, è riuscita ad ottenere un insperato titolo europeo.

Ma allora cosa è cambiato in due mesi? Perché dall’euforia derivante dalla consapevolezza di essere stati i migliori d’Europa, dopo neanche 60 giorni, si respira già un’aria diversa, quasi preoccupata? Davvero possono bastare due pareggi con Svizzera e Bulgaria a minare le certezze dei Campioni d’Europa?

La risposta a tutte queste domande, sorprendentemente, è affermativa: il traumatico ricordo del doppio pareggio contro la Svezia, l’onta della mancata qualificazione ai Mondiali russi, è una ferita ancora troppo fresca. In un paese come l’Italia in cui il calcio non è solo uno sport, ma un vero e proprio momento di coesione sociale, evidentemente l’amaro della sconfitta prevale ancora sul dolce della vittoria.

La mancata partecipazione ai mondiali del 2018, per la nazionale azzurra, è stato un evento storico paragonabile proprio alla vittoria degli Europei: infatti se la vittoria della manifestazione europea mancava da 53 anni, l’ultima mancata qualificazione ai mondiali (ovviamente prima del 2018), risaliva addirittura a 60 prima, nel lontano 1958. Prima ancora avvenne nel 1930, altri tempi ed altro calcio, ma che rendono bene l’idea della rarità dell’evento.

Un altro fatto che ha inciso nel creare questo senso di negatività e preoccupazione, è legato sicuramente alle difficoltà sotto porta: fu proprio l’incapacità realizzativa a sancire l’eliminazione degli azzurri nei playoff contro la Svezia e la vittoria degli Europei ha in parte nascosto il problema del bomber. Ma non risolto definitivamente.

Da qualche tempo a questa parte il ruolo del numero 9 è condiviso tra Belotti ed Immobile con quest’ultimo spesso preferito al primo: i due giocatori (soprattutto Immobile) si esprimono molto bene coi rispettivi club, ma in nazionale non riescono ad avere lo stesso impatto. Basti pensare che su 93 presenze complessive (39 per Belotti e 54 per Immobile) hanno realizzato rispettivamente 12 e 15 gol e che Balotelli, l’anno scorso in Serie B e ormai scomparso da anni dai radar della Nazionale, ha realizzato un solo gol in meno di Ciro Immobile su 36 presenze.

Con lo stemma di campioni d’Europa sul petto e con una striscia record di partite arrivata fino a 38 risultati utili consecutivi, i bookmakers avevano pochi dubbi su chi avrebbe vinto la partita tra Italia e Svizzera e ancora meno tra Italia e Bulgaria. Lo stesso Mancini, dopo la gara contro la Bulgaria, che nel confronto delle quote il miglior sito di scommesse recensito online dava certa la vittoria della Nazionale, ha esternato le proprie preoccupazioni e la propria delusione affermando che “non si possono non vincere partite come questa almeno 3-0”.

Tuttavia, il 5-0 contro la Lituania ha riportato un po’ di ottimismo sul reparto offensivo azzurro: infatti grandi protagonisti del match sono stati i due 2000 Moise Kean e Giacomo Raspadori, che insieme a Gianluca Scamacca, rappresentano il futuro della Nazionale. Certamente la Lituania (0 punti, 1 solo gol realizzato e 13 subiti) non rappresenta la prova del 9 sull’affidabilità dei giovani attaccanti, ma un chiaro segnale della crescita di questi ragazzi lo si riscontra nei rispettivi club di appartenenza. Infatti il Sassuolo ha deciso di puntare proprio su Raspadori e Scamacca privandosi di un totem come Caputo, ceduto alla Sampdoria nell’ultimo giorno di mercato, mentre la Juventus ha individuato in Kean l’uomo giusto per coprire il vuoto lasciato da un certo “Cristiano Ronaldo”.

Non può essere un caso che due club importanti come Sassuolo e Juventus abbiano deciso di puntare sui tre giovani attaccanti e non può essere un caso neanche che, in estate, Raspadori sia stato valutato dall’Inter come potenziale sostituto di Lukaku.

Dopo gli ultimi risultati, la partita Italia-Svizzera del 12 Novembre (dando per scontate le vittorie dei crociati nei prossimi due match), sarà fondamentale ai fini della qualificazione ai Mondiali in Qatar: una sorta di spareggio con l’incubo dei playoff per la squadra perdente.

I bookmakers però anche qui hanno pochi dubbi sulla squadra di Mancini, infatti la qualificazione diretta ai mondiali degli azzurri è quotata a 1.12, mentre quella della Svizzera è quotata 5 volte la posta giocata. La vittoria del campionato europeo ha dato all’Italia credibilità a livello internazionale, infatti sempre secondo i bookmakers, è tra le favorite per la vittoria del mondiale (quotata 10 volte la posta giocata) appena dietro i campioni in carica della Francia, il Brasile, l’Inghilterra e la Spagna, ma davanti alla Germania, all’Argentina di Messi, al Belgio di Lukaku, al Portogallo di Ronaldo e all’Olanda.

Roberto Mancini probabilmente si affiderà ancora ad Immobile per la decisiva gara con la Svizzera, ma i giovani dietro scalpitano e hanno ancora oltre un anno per dimostrare le loro qualità e convincere il CT a puntare su di loro per i mondiali in Qatar che si svolgeranno a Novembre 2022.

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