Il Nantes è 17° e il tecnico Castro è in bilico. Lui attacca la stampa: "Siete irrispettosi"
Il Nantes sta attraversando un’altra stagione estremamente complicata. Dopo quindici giornate di Ligue 1, i Canaris occupano il diciassettesimo posto, una posizione che li condanna momentaneamente alla retrocessione. Con appena undici punti raccolti e un rendimento in continuo calo, la squadra continua a deludere, come ha confermato anche la recente sconfitta interna contro il Lens per 2-1, un risultato che ha ulteriormente aggravato il clima intorno al club.
In questo contesto, negli ultimi giorni sono emerse numerose voci sul futuro di Luis Castro, arrivato sulla panchina gialloverde soltanto in estate. Le indiscrezioni parlano di rapporti tesi con la dirigenza, irritata non soltanto dai risultati ma anche dalle uscite pubbliche del tecnico, che più volte ha criticato la politica sportiva del club. Si è persino parlato di un allenatore sempre più isolato e di un dialogo incrinato con i vertici societari.
Di fronte a tali speculazioni, Castro ha risposto con forza in conferenza stampa, alla vigilia della delicata sfida contro l’Angers. Il portoghese si è detto stanco degli attacchi personali: "Sono un essere umano. Quando leggo certe cose, è normale restare infastidito. Criticare le scelte tattiche va bene, ma mettere in dubbio i miei principi e la mia educazione è irrispettoso. Il silenzio con la dirigenza? Parlo con tutti, è parte dei miei valori. Se trovate qualcuno con cui non ho contatti, vi offro la cena".











