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Kroos difende Xabi Alonso: "Al Real vinci e nessuno è contento. Non si dà tempo"

Kroos difende Xabi Alonso: "Al Real vinci e nessuno è contento. Non si dà tempo"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 10:23Calcio estero
Michele Pavese

Toni Kroos si racconta senza filtri in una lunga intervista concessa a Romario, ripercorrendo la sua carriera, il presente del Real Madrid e lo sguardo rivolto al prossimo Mondiale. L’ex centrocampista tedesco, ritiratosi dal calcio giocato, si dice sereno: "Non sono più un calciatore, ma la vita resta bella. Si è chiuso un capitolo durato quasi trent’anni e sono felice. Ora lavoro con i bambini e sto bene così".

Quando gli viene chiesto quale sia stato il club più grande della sua carriera, Kroos non ha dubbi: "La risposta è semplicissima: il Real Madrid". Dieci anni in maglia blanca che definisce i più importanti e vincenti della sua vita calcistica. "È stato il periodo più riuscito, mi sentivo a casa. Il Real era una famiglia, sono stati gli anni migliori". Parlando dell’attualità madridista, Kroos invita alla pazienza con Xabi Alonso: allenare il Real, sottolinea, è la sfida più difficile possibile. "Qui vinci e nessuno è contento, pareggi o perdi e vieni criticato subito. Xabi ha qualità e conosce l’ambiente, ma serve tempo, anche se al Madrid è quasi impossibile averlo".

Sul futuro di Endrick, Kroos è pragmatico: "A 18 anni devi giocare. Se al Madrid non hai spazio, meglio andare in prestito. È quello che feci io lasciando il Bayern per il Leverkusen". Capitolo Mondiale: per Kroos le grandi favorite sono Spagna, Francia, Portogallo e Marocco. Critico invece sul format allargato: "Più squadre significa meno qualità e più goleade inutili. I giocatori arrivano già stanchi".

Infine, parole di stima per Ancelotti e una riflessione su Neymar: "Se sta bene fisicamente può fare la differenza ovunque, ma il problema è capire quando tornerà davvero al 100%",

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