La Coppa d'Africa è un problema? Antonetti: "Enorme, soprattutto per i piccoli club francesi"
A pochi giorni dall’inizio della Coppa d’Africa, Frédéric Antonetti è tornato a parlare delle difficoltà che questa competizione può generare per diversi club, soprattutto quelli con risorse limitate. L’allenatore corso, oggi 64enne, ha ricordato la sua esperienza al Metz, dove aveva dovuto fare i conti con numerose assenze durante la CAN, sottolineando come l’impatto del torneo possa diventare pesantissimo sul piano sportivo e organizzativo.
"Quando si costruisce una rosa si fissano dei criteri, ma per un club senza grandi mezzi è impossibile tenerli tutti in considerazione", ha spiegato Antonetti. "La CAN, a un certo punto, diventa un problema enorme. Nell’ultima stagione a Metz, nel 2021-2022, la situazione era disastrosa: tra infortuni e convocazioni ho dovuto schierare ragazzi sotto i 18 anni". Secondo il tecnico, il paradosso nasce anche dalla valorizzazione dei giocatori: arrivano in un club senza essere internazionali, trovano spazio, rendono bene e, inevitabilmente, finiscono per essere convocati dalle rispettive nazionali.
Antonetti ha poi allargato il discorso alle difficoltà strutturali che colpiscono i club medio-piccoli, lanciando una stoccata anche alla FIFA. "Non puoi soddisfare tutti i criteri, a meno che tu non sia il PSG", ha affermato. "Si dice che sappiamo le cose in anticipo, ma chi non ha mai costruito una rosa non può capire quante siano le restrizioni di bilancio. Alla fine fai quello che puoi, non quello che vorresti".
Per l’ex allenatore del Metz, il problema è più ampio e riguarda l’organizzazione globale del calcio: "Non è possibile far sovrapporre competizioni nazionali e tornei internazionali. Ho però l’impressione che nessuno abbia davvero la volontà di trovare una soluzione".











