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Real Madrid e inglesi, binomio di luci e ombre: Bellingham è il 6°. Tutto partì da Cunningham

Real Madrid e inglesi, binomio di luci e ombre: Bellingham è il 6°. Tutto partì da CunninghamTUTTO mercato WEB
© foto di Uefa/Image Sport
mercoledì 7 giugno 2023, 19:27Calcio estero
di Gaetano Mocciaro

Jude Bellingham è il sesto calciatore inglese a vestire la maglia del Real Madrid. Un rapporto tra la casa blanca e il paese britannico fatto di luci e ombre,

CUNNINGHAM, L'APRIPISTA - Laurie Cunningham è li primo inglese a vestire la maglia del Real Madrid. Il club spagnolo lo strappa al West Bromwich Albion nel 1979 per 950mila sterline. Primo anno da sogno: esordio con una doppietta al "Bernabeu" contro il Valencia, risulta determinante per la vittoria di campionato e Copa del Rey. Un brutto infortunio e una condotta non proprio da atleta esemplare renderanno la sua esperienza di luci e ombre: resterà tre stagioni, l'ultima delle quali praticamente da comprimario. Morirà tragicamente qualche anno dopo per un incidente stradale nella capitale spagnola, dove ancora viveva essendosi trasferito nel Rayo Vallecano.

MCMANAMAN, VENT'ANNI DOPO - L'esperienza di Cunningham porta il Real Madrid ad attendere molti anni prima di tesserare un altro inglese. Esattamente 20 anni, quando nell'estate del 1999 Lorenzo Sanz prende Steve McManaman, ala destra nonché bandiera del Liverpool. Quattro anni, 158 presenze e 16 reti, una di esse pesantissima: in finale di Champions League 2000 contro il Valencia. Solleverà per due volte la coppa delle grandi orecchie.

LO SPICE BOY TRA I GALACTICOS - Alla presidenza c'è Florentino Pérez che porta la squadra ad assumere il soprannome di galacticos a suon di acquisti di grido: si presenta vincendo le elezioni del 2000 acquistando Luis Figo, prosegue con Zinedine Zidane nel 2001 e Ronaldo nel 2002. Il volto scelto per il mercato del 2003 è David Beckham del Manchester United. Acquisto sulla carta più mediatico che tecnico, ma in verità il centrocampista si rivela un acquisto di grande spessore. Da ala destra viene accentrato, in modo da far coesistere così tanti campioni nel 4-2-3-1. Gioca quattro ottime stagioni dove raccoglie però pochino (un campionato e una Supercoppa) e alimenta il luogo comune sull'inglese incapace di imparare una lingua stranera.

OWEN-WOODGATE, DOPPIO PASSO FALSO - Dopo l'ottimo affare Beckham il Real dei galacticos si regala per l'estate del 2004 niente meno che Michael Owen. Solo tre anni prima aveva vinto il Pallone d'Oro e arriva dal Liverpool praticamente a prezzo di saldo. Segna pure 16 gol in tutte le competizioni ma è spesso confinato in panchina: nelle gerarchie è dietro Raul e Ronaldo. Decide di lasciare pertanto dopo una sola stagione. Ben peggio va a Woodgate, arrivato già infortunato e che si è distinto in due stagioni per una condizione fisica a dir poco precaria, tanto da dover esordire solo all'inizio della seconda stagione. Alla fine si conteranno complessivamente 14 partite, che non giustificano l'esborso di 15 milioni di euro. E infatti i tifosi del Real Madrid in un sondaggio di Marca lo eleggeranno peggior acquisto del XXI secolo.

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