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Trubin ammette: "Non pensavo che il Benfica avesse i soldi per permettersi Sudakov"

Trubin ammette: "Non pensavo che il Benfica avesse i soldi per permettersi Sudakov"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 21:10Calcio estero
Pierpaolo Matrone

Anatoliy Trubin, portiere della Benfica e della nazionale ucraina, ha parlato apertamente del trasferimento del connazionale Georgiy Sudakov a Lisbona, ammettendo come, inizialmente, l’operazione gli sembrasse difficilmente realizzabile. Il nodo principale era rappresentato dalle richieste economiche dello Shakhtar Donetsk, ritenute troppo elevate. “Il Benfica sembrava un’opzione quasi impossibile. Perché se lo Shakhtar non avesse accettato un’offerta da 40 milioni di euro, probabilmente si aspettavano una cifra ancora più alta. E, per quanto ne so, non era una priorità per il Benfica fare acquisti per cifre così elevate. Col tempo, qualcosa è cambiato – non so, forse la retorica dello Shakhtar. E sono molto contento che tutto sia andato per il meglio”, ha spiegato Trubin a Futebol 24.

Alla fine Sudakov è approdato in Portogallo per circa 27 milioni di euro, un investimento che Trubin considera fondamentale per la crescita del centrocampista: “Per lui, penso che sia un passo avanti. Inoltre, sarà più facile per lui adattarsi qui, il che è fantastico. Sono anche molto contento perché non è stato solo un giocatore ucraino ad arrivare in squadra, è anche un amico”. Il portiere ha poi evidenziato le differenze tra il campionato portoghese e quello ucraino: “Qui quasi ogni squadra ha uno, due o tre giocatori di alto livello che creano pericoli costanti… Devi sempre essere al 100%, e forse questa è la differenza principale”.

Trubin ha anche confrontato il lavoro quotidiano al club con quello in nazionale, sottolineando come il tempo per allenarsi sia molto più limitato nei ritiri internazionali. Infine, uno sguardo al futuro dell’Ucraina, guidata da Serhiy Rebrov e impegnata nella corsa al Mondiale 2026: “La Coppa del Mondo è un obiettivo molto importante… Non solo qualificarci, ma anche fare una buona prestazione. È un sogno per tutti i giocatori e per tutti gli ucraini”.

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