Il Cagliari reagisce, contro questo Cristiano Ronaldo non basta. Giulini recrimina: "Era rosso"

Nel primo tempo della Sardegna Arena, i giocatori di casa hanno dovuto fare i conti con un uragano. Non che questo non fosse previsto, specie se si chiama Cristiano Ronaldo, ma vero è che tutta - o quasi - la differenza di Cagliari-Juventus l'hanno fatta i tre gol prepotenti del capocannoniere della Serie A. E se per ammissione di Semplici nel post-gara i suoi hanno totalmente sbagliato l'approccio del primo tempo, consci che la Juve avrebbe voluto vendicare i dispiaceri di Champions, lo stesso non si può dire della valutazione nell'ambiente cagliaritano del giallo dato a Ronaldo dopo un intervento pericoloso su Cragno. Se l'allenatore ha preferito glissare, lo stesso non si può invece dire per Giulini.
Il presidente ha alzato la voce (simbolicamente, visti i suoi modi pur sempre elegantissimi) al termine del match, invocando un intervento del VAR non avvenuto per segnalare la gravità dell'intervento del portoghese. Certo, si tratta di un episodio che potenzialmente avrebbe potuto cambiare il corso della partita, ma non si è voluto soffermare su ciò nella sua analisi Semplici. Dopo la prima sconfitta del suo corso, quest'ultimo è stato chiaro: c'è bisogno di cambiare il trend con le grandi, vincere solo gli scontri diretti rischia di non bastare più a questo punto. Tra le (poche) notizie buone, invece, il digiuno di quasi 5 mesi interrotto da Simeone.
