Zinedine Zidane, più divertente che utile. Allenatore inimitabile, anche nel rimanere disoccupato

Alzi la mano chi non vorrebbe Zinedine Zidane sulla panchina della propria squadra. Difficile che ci sia qualcuno che dice che no, meglio tenersi quello che ha. Anche perché ha lo stesso numero di Champions League di Pep Guardiola - con molti meno tentativi - e nei suoi periodi al Real Madrid è riuscito a ricostruire un gruppo che sembrava avere perso quella voglia di vincere che lo aveva contraddistinto con Ancelotti. Si potrebbe dire che è semplice allenare le Merengues, ma poi bisogna riuscire a battere gli avversari, tutti. E fra Barcellona e Atletico Madrid nel campionato spagnolo, più tutti gli avversari da Bayern Monaco, Manchester City e Chelsea in giù, certo non è così semplice.

Da allenatore Zidane è stato straordinario. Anche nella sua tendenza a rimanere disoccupato visto che la sua ultima esperienza sulla panchina è del 2021 e tutti lo vorrebbero come il condottiero sulla propria panchina. Lo ha chiamato anche il Napoli, nell'ultimo periodo, ma la risposta è stata un diniego pur cortese. Lo ha fatto anche il Paris Saint Germain nel corso dei mesi, senza però trovare soddisfazione. Zidane, di fatto, sembra volere una sola panchina: quella della Francia, dove Deschamps si è seduto e non ha intenzione di mollare facilmente. C'è anche la Juventus, magari dalla prossima stagione, in caso saluti Allegri. Insomma, Zidane sceglie con il cuore, è quasi inimitabile.

E da calciatore? L'Avvocato Gianni Agnelli, uno che di fantasisti francesi se ne intendeva, lo definì "Più divertente che utile" per la sua capacità di piroettare in mezzo al campo come un ballerino del Bolscioi. Sicuramente non la pensano così i tifosi del Real Madrid che ne hanno potuto toccare con mano la qualità, soprattutto con uno dei gol più belli della Champions League, quel tiro al volo a battere Butt per vincere la finale del 2002. Trascinatore anche in Nazionale, con l'oro di Francia 1998 dove partì con un'espulsione per avere calpestato il sudafricano Issa, per poi siglare la doppietta della finale. L'oro anche in Olanda e Paesi Bassi ai danni dell'Italia, ma anche la vendetta dell'argento 2006 con la testata a Materazzi, ultimo sussulto di una carriera magica. Oggi Zinedine Zidane compie 51 anni.